Coldiretti Puglia in una lettera alla regione Puglia sollecita un intervento diretto per contrastare il provvedimento della regione Sicilia che ha autorizzato nel proprio territorio regionale la coltivazione, tra le altre, della varietà Primitivo. Si tratta di un vitigno tipicamente pugliese, molto noto all’estero e con una forte esportazione, la cui area geografica di riferimento è Manduria e il Salento. “I nostri produttori vitivinicoli sono molto preoccupati – dichiara Savino Muraglia, presidente Coldiretti Puglia -. Ci poniamo seri interrogativi sulla tutela e la salvaguardia delle denominazioni regionali e dei vini prodotti dai vitigni autoctoni, storicamente presenti nei vocati territori regionali, come è il caso del vino Primitivo che è il simbolo della vitivinicoltura della Puglia e ha dimostrato negli anni un notevole apprezzamento e crescita sui mercati, che potrebbe essere messa a repentaglio da improprie iniziative come quella messa in atto dalla Regione Sicilia”. Per Muraglia, “il successo del Primitivo pugliese è testimoniato dall’alto gradimento che riscuote in Italia, posizionandosi al secondo posto della classifica delle vendite (+21%), seguito al quarto posto dal Negroamaro pugliese con un aumento del 15%”. “Va assolutamente scongiurato – conclude Coldiretti Puglia – che in fase di modifica del decreto ministeriale sull’etichettatura dei vini del 13 agosto 2012, sia data la possibilità ad altre regioni di coltivare il vitigno autoctono pugliese”. Sul vino Primitivo, la regione Puglia è vigile perché le varietà e le Doc pugliesi siano tutelate, dice il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, raccogliendo l’allarme lanciato dagli operatori del settore. “Registriamo le forti preoccupazioni nel mondo agricolo pugliese per il provvedimento con il quale la regione Sicilia ha autorizzato la coltivazione della varietà di uva Primitivo sul proprio territorio – afferma il governatore Emiliano -. I nostri produttori temono, giustamente, che altri territori possano sfruttare in maniera indebita il crescente consenso di mercato di una denominazione che, grazie al duro lavoro e ai tanti investimenti dei pugliesi, si sta imponendo sempre di più tra le eccellenze del panorama enologico mondiale”. “Pur rispettando la legittima decisione dell’Amministrazione siciliana, desidero rassicurare tutti – afferma Emiliano – che il governo regionale è vigile per far sì che le varietà vitivinicole autoctone e le denominazioni di origine pugliesi siano adeguatamente tutelate”. “Non mancheremo di segnalare ai nostri interlocutori istituzionali, anche in sede di Commissione delle Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni, la nostra ferma volontà di difendere l’unicità dei vini pugliesi – sostiene ancora Emiliano – e di salvaguardare i principi e i diritti dei nostri produttori. Per questo motivo – conclude il presidente della Regione Puglia -, anticipo che l’Amministrazione regionale è pronta ad opporre una dura opposizione, in ogni modo e in tutte le sedi consentite, nell’eventualità possa emergere una proposta che prevede di inserire la varietà Primitivo in disciplinari Dop o Igp diversi da quelli che già lo consentono”.