I ricercatori dell’Università veneziana Cà Foscari dimostrano le potenzialità dei carbon dots, nanoparticelle di carbonio note per la proprietà della luminescenza, non tossiche e biocompatibili, stabili e solubili in acqua, economiche da produrre
Si chiamano carbon dots e sono delle nanoparticelle di carbonio note per proprietà come la luminescenza. Per questo vengono studiate in medicina nella diagnostica per immagini e come vettori per farmaci. Adesso gli scienziati dell’Università Cà Foscari Venezia hanno dimostrato per la prima volta che è possibile innescare reazioni chimiche illuminando queste nanoparticelle di carbonio di origine naturale. Il team è riuscito a sfruttare la luminescenza per attivare reazioni di chimica organica partendo da particelle ottenute da acido citrico che si candida quindi a sostituire metalli rari, tossici, costosi ed inquinanti oggi utilizzati dall’industria. Una scoperta che apre la strada a nuove scoperte e applicazioni nel campo della chimica verde.
“Per la prima volta la corrente generata illuminando i carbon dots è stata usata per una reazione organica – aggiunge Emanuele Amadio, coautore dello studio di Cà Foscari – ci siamo riusciti dopo 2 anni di lavoro dalla prima intuizione”. Rendere sempre più green questo processo significa ora procurarsi la materia prima (come acido citrico e glucosio) direttamente dagli scarti alimentari e non dall’energivora sintesi industriale. “La ricerca continua con l’obiettivo di promuovere l’economia circolare – dice Alvise Perosa, professore di Chimica organica al Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi – che significa produrre carbon dots da materie prime naturali e rinnovabili, meglio se di scarto”.
Il team sta ora sperimentando la possibilità di estrarre carbon dots dalle squame del pesce o dai carapaci dei crostacei, tra i principali rifiuti dell’industria ittica. Per la dottoranda in chimica Carlotta Campalani “data la composizione chimica delle squame di pesce, ricche di azoto, puntiamo a ricavare carbon dots altamente luminescenti”. I carbon dots sono nanoparticelle di carbonio note per la proprietà della luminescenza, non tossiche e biocompatibili, stabili e solubili in acqua, economiche da produrre e la loro sintesi richiede solo materia prima ed acqua, quindi non prevede l’utilizzo di solventi dannosi per l’uomo e per l’ambiente.
Repubblica