È tutto troppo tranquillo, l’assessore D’Amato ha risolto l’emergenza c odi virus riconvertendo la sanità laziale. Ma non ha riconvertito gli uomini che oggi la governano e qualche equilbrio potrebbe anche saltare. I conti si fanno a fine pandemia, certo. Ma intanto i guasti e i danni aumentano e dopo bisognerà ricomin ciare da capo. C’è chi è in grado di gestire situazioni come questa e chi è adatto invece a fare altro. La politica sul territorio non dà tregua e approfitta di ogni piccolo spazio, di ogni incertezza per in- serirsi. La gente è stanca, nessuno parla più di liste d’attesa e di pronto soccorso intasati perché gli utenti hanno rinunciato a curarsi. Ma quando tutto sarà finito bisognerà ricominciare da capo sulle macerie. E ci sono contratti in scadenza, dg quasi in fuga, Dg in preda a crisi di nervi. Quanto si reggerà in queste condizioni?
Livio De Angelis – Numero Unico Emergenza – voto 8. Niente da segnalare, forse c’è un sommerso di possibili positivi che attraverso il filtro del centralino del 112 non si riesce a mettere bene a fuoco.
Giorgio Santonocito – Asl Roma 5 – voto 5. Grossi punti interrogativi, molta confusione. E’ una Asl complicata di suo, in questo momento è difficilmente governabile.
Vincenzo Panella – Policlinico Umberto I – voto 4. Peggio di così, avanti per forza d’inerzia. Sembra che ci siamo due, addirittura tre policlinici, ognuno va avanti per la sua strada.
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Tiziana Frittelli – Policlinico Tor Vergata – voto 7. L’emergenza Covid-19 compatta il sistema. Il grande ospedale risponde bene.
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Narciso Mostarda – Asl Roma 6 – voto 6. Grande fatica, sforzi pesanti per tenere la barra dritta. Il Coronavirus ha investito la Asl con violenza, difficile reggere l’emergenza.
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Giorgio Casati – Asl Latina – voto 5. Prova ad alzare la testa, alcune mosse interne scatenano l’opposizione e la politica nel pontino è una brutta bestia.
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Giuseppe Quintavalle – Asl Roma 4 – Voto 7. Il dg è sotto tiro, il suo territorio è tra i più colpiti in questa emergenza e la Asl gioca in difesa. Ma la struttura è solida e regge bene.
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Giuseppe Quintavalle – Asl Roma 3 – Voto 7.Fare il commissario in questo momento è una impresa difficile. Lui ce la mette tutta, interviene a gamba tesa e decide.
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Francesco Ripa di Meana – Ifo – voto 4. È tornata la calma piatta. Tutto procede senza scosse e anche la disponibilità data alla Regione per il C ovid-19 non crea troppi problemi.
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Marinella D’Innocenzo – Asl Rieti – voto 6. Qualche affanno, tenere sotto controllo le Rsa si dimostra più difficile del previsto. Qualche superficialità di troppo?
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Daniela Donetti – Asl Viterbo – voto 7. L’emergenza non dà pause. Fermarsi a riflettere? Non c’è tempo. Si vive di corsa e si spera che passi presto.
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Angelo Tanese – Asl Roma 1- Voto 6. Gestione pacata, senza eccessi, con la sua forza di fuoco e la sua organizzazione la Asl del centro storico può gestire l’emergenza con diligenza
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Stefano Lorusso – Asl Frosinone – voto 7.Crisi nera, voto di affezione. Con il Dg e il direttore sanitario positivi al Corona virus la situazione si è fatta delicata
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Fabrizio D’Alba – San Camillo – voto 6. Sabotaggio? Superato. C’è un po’ di tensione nell’aria ma si tira avanti. Con prudenza.
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Flori Degrassi – Asl Roma 2 – voto 6. Niente di particolare da segnalare. Tutto riconvertito al coronavirus. Chi sta male per altri motivi tenga duro e resista a casa.
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Maria Paola Corradi – Ares 118 – voto 4. I precari possono scatenare il caos da un momento all’altro. E’ precaria tutta la organizzazione. C’è una sorta di commissario interno occulto, fa quel che può.
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Marta Branca – Spallanzani – voto 6. Non è più in copertina, se ci sono problemi non emergono. Codivirus è routine, ci sono risorse umane sufficienti. Forse andrebbero prese delle decisioni e fatte delle scelte.
Massimo Annichiarico – San Giovanni Addolorata – voto 7. Tutto bene. L’antico ospedale riconvertito al Coronavirus non fa una piega e lavora a pieno ritmo.
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Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio