Una Pasqua diversa si avvicina e mentre le tavole si preparano ad accogliere uova sode e di cioccolato, torte salate, formaggi e verdure di stagione, è importante ricordare che ciascuno, nel proprio piccolo, può fare qualcosa per evitare sprechi ed eccessi, nel rispetto dell’ambiente e del prossimo, anche e soprattutto in questo momento particolare.
A ricordarlo c’è Too Good To Go, l’app contro lo spreco alimentare che ha raccolto 5 consigli affinché quest’anno il pranzo di Pasqua possa essere il primo o uno dei tanti passi verso una maggiore sostenibilità e consapevolezza nei consumi.
Innanzitutto, scegliere prodotti a chilometro zero e di stagione aiuta l’economia locale, messa a dura prova dalla situazione attuale, ma anche l’ambiente, perché contribuisce a ridurre l’inquinamento dovuto al trasporto, ricorda Too Good To Go in una nota. A questo si affianca l’importanza dal punto di vista nutrizionale: ad aprile, per esempio, via libera agli asparagi ricchi di vitamine e antiossidanti.
Poi, evitare imballaggi inutili e acquisti eccessivi, e acquistare solo il necessario. Fare molta attenzione alle date di scadenza.
Congelare o riutilizzare in modo creativo il cibo avanzato o prossimo alla scadenza. Gli alimenti, una volta scongelati e cotti, possono essere ricongelati. E se avanza qualcosa, via libera alla creatività. Imparare a leggere le etichette per evitare sprechi. Ogni alimento in vendita deve riportare la data di scadenza, ma c’è differenza tra la Data Limite di Consumo (Dlc), ossia la data oltre la quale i cibi non sono più considerati adatti all’alimentazione, e il Termine Minimo di Consumo (Tmc), spesso contraddistinto dalla dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”. In quest’ultimo caso, infatti, non viene segnalata una vera e propria scadenza, ma un periodo oltre il quale l’alimento potrebbe aver perso alcune proprietà, ed è quindi importante valutare di persona. Infine, conservare i cibi nel modo corretto: è importante dividere i cibi cotti da quelli crudi, per esempio, ma anche utilizzare ogni scomparto nel modo corretto: sulla porta, che subisce il maggior choc termico, è meglio mettere gli alimenti che si consumano in pochi giorni o che sono difficilmente deperibili, nei cassetti, invece, dove l’ambiente è leggermente più umido, la frutta e la verdura. I formaggi freschi, per esempio, possono essere avvolti nella pellicola trasparente, che consente lo scambio di ossigeno e di vapore acqueo, mentre per quelli stagionati è ideale la carta frigo.
ansa