Il Museo Lavazza (nella foto, l’a. d. del gruppo Antonio Baravalle) apre virtualmente al pubblico i contenuti esclusivi dell’Archivio Storico, che custodisce la tradizione e il patrimonio storico di 125 anni dell’Azienda.
I percorsi digitali, realizzati con il supporto di Promemoria Group, permetteranno ai visitatori di entrare in contatto con le storiche figurine – primo progetto di comunicazione della Lavazza -, ripercorrere i Calendari realizzati da fotografi internazionali e approfondire il legame iconografico e culturale tra il caffè e la femminilità.
Una vera e propria “Enciclopedia illustrata”, così vennero definite le Figurine Lavazza, che per vent’anni raccontarono i temi più vari, dall’arte alla storia, dalla biologia alla favolistica e la storia del caffè Lavazza, affidandosi a illustratori e maestri di scuola. Ed anche un progetto di comunicazione: sul retro di ciascuna figurina, infatti, campeggiava uno slogan che invitava all’acquisto di una nuova miscela o promuoveva la qualità del prodotto.
La sezione dedicata ai calendari ripercorre il rapporto che lega l’azienda torinese al mondo della fotografia, iniziato nel 1993 con la prima edizione del calendario firmato dal maestro berlinese Helmut Newton. Dopo di lui altri nomi come Scianna, Leibovitz, Olaf, McCurry, Platon fino a David LaChapelle protagonista del Calendario Lavazza 2020 “Earth CelebrAction”;
Infine, nella sezione “Il caffè è donna”, attraverso i testi della scrittrice Francesca Manfredi, insegnante alla scuola Holden, viene raccontato il ruolo delle donne nella vita dell’azienda
“La storia delle figurine Lavazza” è già disponibile sul nuovo sito web del Museo, mentre la sezione “I Calendari Lavazza: oltre 25 anni di fotografia d’autore” sarà disponibile dal 14 aprile e “Il caffè è donna” dal 27 aprile.
Il Museo Lavazza aderisce al network nazionale Museimpresa e, dall’apertura ufficiale avvenuta a giugno 2018, ha superato i 110 mila visitatori.