Listini azionari del Vecchio continente sempre molto forti a metà giornata: in attesa degli esiti dell’Eurogruppo, Milano resta la Borsa più convinta al rialzo e si muove sopra una crescita di quattro punti (Ftse Mib +4,2%), con Francoforte in aumento del 4%, Londra (che oggi non sembra risentire troppo delle notizie sullo stato di salute del premier Johnson) e Madrid in rialzo del 3,7% e Parigi del 3,4%. In Europa acquisti soprattutto sul settore finanziario, dell’immobiliare e dei prodotti industriali di consumo, con indici di comparto che segnano tutti aumenti superiori ai quattro punti percentuali. Piatto invece l’indice di settore dei gruppi farmaceutici, che ‘respirano’ dopo le corse recenti. In Piazza Affari sempre molto bene tra gli altri Fca ed Exor che salgono oltre l’8%, con Mediobanca (+7%) che è il titolo migliore tra quelli finanziari, seguito da Unicredit (+6%) e Intesa (+4,5%). Positiva Eni (+2,4%), piatti Tim, Recordati e Campari.
Lo spread tra btp e bund conferma la sua discesa ed è sotto i 188 punti.
Borse di Asia e Pacifico di gran passo con Tokyo che chiude a +2,01% mentre il premier giapponese, Shinzo Abe ha dichiarato lo stato di emergenza per il coronavirus in 7 prefetture e il Paese si prepara a mettere in campo un maxi piano economico a contrasto dell’emergenza. Di corsa anche Shanghai (+2%) e Shenzhen (+3%) con la Cina che ha registrato per la prima volta nessun decesso dallo scoppio della pandemia. Più cauta Hong Kong ((+1,27%). Controcorrente Sydney (-0,65%) mentre avanza Seul (+1,77%). Attesa in rialzo anche l’Europa con i future in positivo. Tra i macro previsto il dato sulla la produzione industriale di febbraio insieme alle vendite al dettaglio dall’Italia. Occhi poi sull’Eurogruppo a Bruxelles. Attesi dagli Usa l’ottimismo economico e le scorte settimanali di petrolio con il prezzo dell’oro nero in rialzo sui mercati che si attendono questa settimana un accordo per il taglio della produzione.
Ansa.it