Si fanno sentire gli effetti del coronavirus sui prezzi al dettaglio. Lo denuncia il Codacons, che chiede l’intervento dei Nas contro le speculazioni sui listini. “Da più parti arrivano segnalazioni dei consumatori che denunciano sensibili rialzi dei prezzi dell’ortofrutta presso mercati, supermercati e negozi di generi alimentari – spiega il Codacons – ed in effetti un monitoraggio della nostra associazione ha evidenziato forti variazioni al rialzo dei listini per una moltitudine di prodotti. Rispetto all’1 marzo scorso il record del rincaro spetta ai cavolfiori, che sul mercato all’ingrosso hanno subito un vertiginoso aumento del +233%. Raddoppiato il prezzo delle carote, che passano da 0,40 a 0,80 euro al kg, mentre per zucchine e broccoli gli incrementi dei prezzi superano il +80%. Più contenuti i rialzi per la frutta, dove al momento i rincari più sensibili si registrano per le arance, i cui prezzi all’ingrosso sono aumentati del +44,4%. Incrementi dei prezzi anche sul web, dove 1 kg di pasta viene venduta fino a 12 euro al kg”. “Si tratta di rincari che non appaiono in alcun modo giustificati, non essendosi verificate forti riduzioni della produzione o eventi climatici che abbiano influito sui listini – spiega il presidente Carlo Rienzi, nella foto – Abbiamo deciso pertanto di coinvolgere i Nas affinché avviino controlli ed ispezioni prezzo mercati e supermercati di tutta Italia, volti ad accertare e punire qualsiasi speculazione sulle tasche dei consumatori”. Nei confronti del venditore che sul web propone 1 kg di pasta a quasi 12 euro, il Codacons presenta una denuncia alla Polizia Postale e Guardia di Finanza, in cui si chiede di oscurare la pagina in questione e accertare le responsabilità di Amazon.