Gurria, -2% Pil globale per ogni mese di stop
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“I costi elevati per una risposta da parte delle autorità sanitarie pubbliche sono necessari per evitare conseguenze molto più tragiche e un impatto ancora peggiore sulle nostre economie domani”: l’allarme sulla risposta allo shock del coronavirus arriva dal segretario generale dell’Ocse Angel Gurria, secondo cui il rischio sono “milioni di morti e una sanità decimata”: serve un’azione “più netta” e “più coordinata” dei governi.
Bisogna dispiegare subito il massimo delle risorse contro il coronavirus perché le conseguenze economiche, a livello globale, dello shock rischiano di essere altissime, avverte Angel Gurria: le stime danno “una perdita del Pil globale di due punti percentuali per ogni mese di misure di contenimento”, con il turismo – cui è particolarmente sensibile l’Italia – che rischia un 70%. I modelli dell’Ocse suggeriscono un declino della produzione “fra un quinto e un quarto in molte economie”.
ANSA