Un nuovo tassello è stato aggiunto dai ricercatori coordinati da Guoji Guo, della cinese Zhejiang University. L’obiettivo è conoscere le cellule come nessuno prima d’ora le ha mai viste. E usare a scopi terapeutici queste nuove informazioni
Il ritratto biochimico di 500.000 cellule dei principali organi aggiunge un nuovo tassello al progetto dell’Atlante delle cellule umane. Il risultato, pubblicato su Nature, si deve ai ricercatori coordinati da Guoji Guo, della cinese Zhejiang University. Sono circa 30 milioni le cellule che costituiscono gli organi e i tessuti del corpo umano e l’obiettivo di svelarne i segreti è del progetto internazionale Human Cell Atlas, al quale partecipano centinaia di ricercatori in tutto il mondo e la cui portata è confrontabile a quella del Progetto Genoma Umano che nel 2000 ha ottenuto la mappa del Dna dell’uomo. L’obiettivo è conoscere le cellule come nessuno prima d’ora le ha mai viste. E usare a scopi terapeutici queste nuove informazioni.
Le cellule del corpo umano contengono le stesse informazioni genetiche di base, ma variano i geni che esprimono e che sono quelli che ne definiscono le funzioni. L’atlante delle singole cellule e dei geni che esprimono potrebbero aiutare a comprendere le funzioni di queste cellule e i fattori che influenzano la loro attività. Questo potrebbe permettere di osservare anche come cambiano le cellule quando l’organismo invecchia, per ottenere nuovi strumenti finalizzati alla comprensione di molte malattie, come tumori e Alzheimer.
Al fine di contribuire allo sforzo internazionale per ottenere l’atlante di tutte le cellule dell’organismo, i ricercatori hanno ottenuto il ritratto biochimico e la mappa del braccio destro del Dna, ossia l’Rna, di 60 tipi di tessuti umani, inclusi i tessuti di feti. Questi dati consentono di confrontare i tipi di cellule degli organi e permettono di comprendere come l’espressione dei geni nelle cellule differisce durante lo sviluppo. Nella ricerca, per esempio, gli autori hanno confrontato i dati con dati simili ottenuti su organi di topo. I ricercatori sottolineano che lo studio è limitato dalle piccole dimensioni del campione di cellule per ciascun tessuto, ma rilevano che i loro dati offrono il repertorio di informazioni più completo ottenuto finora sulle cellule umane.
La corsa per mappare il corpo umano, cellula per cellula, vuole realizzare una sorta di ‘Google map’ interattiva in 3D, che permetta di navigare nei tessuti grazie alla realtà virtuale ottenendo preziose informazioni riguardo alla localizzazione, alla morfologia e alle attività delle cellule. ”Rendendo questo atlante liberamente accessibile ai ricercatori di tutto il mondo – spiegano i promotori sulla pagina web dedicata all’iniziativa – sarà possibile migliorare la comprensione dello sviluppo umano e della progressione di malattie come il cancro, l’Alzheimer e l’asma. In futuro, la mappa potrebbe indicare la strada per sviluppare nuovi strumenti diagnostici e nuove terapie”.
Repubblica.it