Enel ha chiuso il 2019 con un utile netto ordinario di 4,8 miliardi di euro, in crescita del 17% rispetto all’anno precedente (circa +0,7 miliardi di euro), il risultato è in linea con le aspettative del gruppo. I ricavi salgono a 80.327 milioni di euro (+6,5% rispetto al 2018). Secondo una nota di Enel, incremento l’incremento ricavi di Enel è sostanzialmente attribuibile alle fruttuose attività di Infrastrutture e Reti, in particolare in America Latina, per il contributo di Enel Distribuição São Paulo in Brasile e per la risoluzione di temi regolatori pregressi in Argentina, nonché alle attività di Generazione Termoelettrica e Trading in Italia per le maggiori attività di trading e per gli effetti connessi all’applicazione delle recenti interpretazioni dell’IFRIC. L’Ebitda si attesta a 17.704 milioni di euro, (+8,3% rispetto al 2018). L’Ebitda ordinario arriva a 17.905 milioni di euro contro 16.158 milioni di euro nel 2018, pari a +10,8%, al netto delle partite straordinarie dei periodi a confronto. L’Indebitamento finanziario netto a 45.175 milioni di euro (41.089 milioni di euro a fine 2018, +9,9%) per effetto degli investimenti del periodo, dei tassi di cambio sfavorevoli e per la prima applicazione dell’IFRS 16. Il dividendo complessivo proposto all’assemblea Enel dopo il Cda, per l’intero esercizio 2019, è pari a 0,328 euro per azione, di cui 0,16 euro per azione già corrisposti quale acconto a gennaio 2020. Secondo Enel, i risultati 2020 non subiranno impatti negativi dal coronavirus. Sono stati raggiunti tutti gli obiettivi strategici previsti per il 2019, dal record di capacità rinnovabile con oltre 3 GW di nuova capacità costruita nel 2019 e riduzione di 4,1 GW di generazione da carbone all’aumento degli smart meters di seconda generazione a 13,1 milioni, 5,9 milioni in più rispetto al 2018. Segnaliamo anche tra gli obiettivi raggiunti, l’incremento di clienti nel mercato libero di 1,2 milioni