Alla vigilia della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, il Rapporto Waste Watcher. Questa diminuzione vale un risparmio di 1,5 miliardi di euro
Cambiano le abitudini degli italiani in quanto al cibo. E imboccano strade virtuose. Per la prima volta negli ultimi dieci anni lo spreco di cibo nelle case della penisola si mostra in calo: nel 2019 è il 25% in meno rispetto all’anno precedente, con un risparmio nel 2020 di 1,5 miliardi di euro.
I dati emergono dal Rapporto Waste Watcher 2020 di Last Minute Market/Swg, alla vigilia della settima Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, quest’anno all’insegna della prevenzione degli sprechi per la salute dell’ambiente e dell’uomo.
La giornata è promossa dalla campagna Spreco Zero con il patrocinio dei Ministeri dell’Ambiente, della Salute e degli Affari Esteri.
Secondo il rapporto, il costo settimanale medio a famiglia si attesta sui 4,91 euro (circa 6,5 miliardi euro totali). La stima nel 2019 era di 7 euro (costo di 600 grammi circa di spreco settimanale) per un totale di circa 8 miliardi. E cresce l’attenzione per i costi ambientali ed economici legati allo spreco del cibo sulla scia del “Green New Deal“. “I dati sono incoraggianti – dice Andrea Segrè, fondatore Spreco Zero-Last Minute Market – ma c’è molto da fare soprattutto guardando all’Agenda 2030 che tra gli obiettivi ha il dimezzamento degli sprechi”.
Repubblica.it