Il consiglio di amministrazione di Renault ha scelto l’italiano Luca De Meo come nuova guida, dopo la difficile gestione del caso Ghosn e con la necessità di rilanciare l’alleanza giapponese con Nissan e Mitsubishi.
Lo rivelano fonti vicine alla società, precisando che De Meo, 52 anni, entrerà in carica a partire dal primo luglio. Si tratta della conferma di quanto era emerso nelle scorse settimane, in particolare da quando il manager si era dimesso dalla Seat e il presidente di Renault, Sénard, aveva assicurato che un passo ufficiale sarebbe arrivato a stretto giro.
I dirigenti del gruppo, riuniti presso la sede della società a Boulogne-Billancourt (Hauts-de-Seine), si erano già espressi a dicembre a favore della candidatura di de Meo, italiano di 52 anni, per assumere la direzione operativa della casa automobilistica.
Proprio a Boulogne-Billancourt, de Meo comincia la sua carriera nell’industria automobilistica nel 1992, subito dopo la laurea alla Bocconi. Ci rimane sei anni prima di passare alla Toyota dove guida al successo la Yaris.
Nel 2002 è il momento dello sbarco in Fiat come direttore marketing della Lancia. La campagna vincente della nuova Ypsilon e poi della Musa convince Sergio Marchionne, che nel frattempo è diventato amministratore delegato, a portarselo in squadra. Sono anni di grandi successi di mercato, a partire dal lancio della nuova 500 che rivoluziona l’immagine della Fiat nel mondo.
Con Marchionne nasce un legame forte che culmina nel 2007 con l’ingresso di De Meo, all’epoca 40enne, nel board del Gruppo con la responsabilità del marketing di tutti i marchi. Oltre agli incarichi di amministratore delegato di Abarth e Alfa Romeo. Nel 2009 arriva però il divorzio. La Volkswagen lo chiama per nominarlo capo del marketing. Marchionne si dice “dispiaciuto” e più tardi ammetterà di aver forse sbagliato non tentando di trattenerlo. Anche in Germania la sua carriera non si ferma, prima con l’ingresso nel cda di Audi e poi con la presidenza di Seat.
Ora arriva la nuova sfida francese, proprio con quella Renault che con Fca ha trattato a lungo il matrimonio prima che le strade si dividessero e il Lingotto scegliesse di convolare a nozze con Psa-Peugeot. Un’altra spruzzata tricolore sull’industria dell’auto transalpina.
Repubblica.it