E se vi dicessero che il prodotto più venduto dalla Volkswagen non è la Golf o la Tiguan e che, anzi, non ha né ruote né motore? Proprio così. Si tratta, piuttosto, dei suoi wurstel: la loro produzione è iniziata nei primi Anni 70, proprio nella fabbrica di Wolfsburg.
Le salsicce vengono consumate principalmente dai dipendenti dell’azienda, ma sono anche vendute al pubblico come un normale ricambio,commestibile. Numeri alla mano, nel 2019 Volkswagen ha prodotto 6,2 milioni di auto nei suoi impianti dislocati in tutto il mondo. Nel frattempo, la fabbrica di salsicce di Wolfsburg sfornava 6,8 milioni di wurstel.
Volkswagen produce cibo per i suoi dipendenti in fabbrica sin dagli Anni 30 e, nel 1973, ha compreso che sarebbe stato più conveniente fare wurstel per le mense dei suoi dipendenti direttamente in casa, piuttosto che comprarli da aziende terze. Operazione che sembra non fare una piega anche quando si parla di gestione delle risorse umane: infatti, c’è chi, come Sigrid Weinmann, ha iniziato la sua carriera in VW assemblando gli interni delle auto e l’ha terminata preparando wurstel.
Chi pensa a un pesce d’aprile (molto) anticipato, cerchi su Internet il componente originali Volkswagen codice “199 398 500”. Oppure, se si trova nei paraggi, faccia un salto alla Volkswagen Arena, durante le partite di calcio della squadra di casa e controlli di persona cosa vendono al bar dello stadio.
Commercializzati in più gusti (il più celebre ed apprezzato è il “Currywurst”), vengono prodotti in 2 formati, 12,5 e 25 cm. Ne esistono anche versioni per vegetariani, mentre quelle tradizionali presentano una percentuale di grasso del 20%, contro il 40-45% di un wurstel tradizionale. E siccome questo alimento ben si sposa con la salsa ketchup, VW produce anche quella: oltre 536 tonnellate l’anno. Würstel über alles.
Omar Abu Eideh, La Stampa