Prende il via in questi giorni il cambio di insegna a marchio Carrefour Market e Carrefour Express dei supermercati di Apulia Distribuzione e Etruria Retail, in seguito agli accordi di Master Franchising con Carrefour Italia annunciati lo scorso settembre. Grazie alle due differenti partnership, informa una nota, un totale di 546 nuovi punti vendita rispettivamente in Calabria, Basilicata e Puglia per Apulia Distribuzione e Toscana e Umbria per Etruria Retail, si aggiungeranno agli oltre 1.085 supermercati che costituiscono l’attuale rete di vendita di Carrefour Italia, che potrà così espandere la propria presenza territoriale nel Centro Sud Italia. Alcuni punti vendita della rete franchising di Etruria Retail manterranno l’insegna La Bottega, mentre il brand Rossotono continuerà ad essere presente in alcuni store di Apulia Distribuzione.
Il progetto si inserisce nel Piano di Trasformazione Carrefour 2022, che tra i propri obiettivi ha quello di consolidare il network di distribuzione in tutto il nostro paese. Gli accordi, oltre all’impiego dell’insegna Carrefour, prevedono importanti sinergie a livello di acquisti, consentendo ad Apulia Distribuzione e ad Etruria Retail di accedere alle condizioni di acquisto di Carrefour Italia, e di distribuire centinaia di prodotti a marchio Carrefour e prodotti della linea top di gamma “Terre d’Italia”. Il cambio insegna coinvolgerà inoltre i singoli imprenditori sul territorio in un importante piano di comunicazione verso le comunità locali di riferimento.
Apulia Distribuzione è uno dei principali operatori della distribuzione organizzata del Sud Italia, con 4000 dipendenti e una rete di oltre 350 punti vendita in Puglia, Basilicata, Calabria e Molise.
Etruria Retail è leader della grande distribuzione nell’Italia centrale, dove è presente con 1900 collaboratori e 290 punti vendita in 15 province in Toscana, Umbria e alto Lazio.
L’Enel ha attivato a Oristano, in via Dorando Petri, un punto ‘fast recharge’ che permette la ricarica completa della batteria dell’auto in meno di 20 minuti. La stazione, prima del suo genere in Sardegna, ha una potenza di 50 kW in corrente continua e consentirà di effettuare il rifornimento a due veicoli simultaneamente con una presa in corrente continua e una con corrente alternata con due potenze diverse (43kW o 22kW). Grazie al protocollo d’intesa siglato con il Comune di Oristano sono state installati e attivati altri 38 punti di ricarica dislocati per la città per favorire la mobilità ecosostenibile, a cui si potrà accedere mediante l’APP “JuicePass” disponibile per smartphone oppure mediante l’uso di apposita card. Nessu costo è previsto per il Comune di Oristano: sono infatti a carico di Enel X tutti gli oneri connessi alla fornitura e posa delle stazioni di ricarica, inclusi i progetti, le autorizzazioni necessarie, la realizzazione della segnaletica orizzontale e la manutenzione della rete per un periodo di 8 anni al termine del quale, salvo diversa volontà delle parti, Enel X rimuoverà le stazioni di ricarica ripristinando lo stato originario dei luoghi.
Banca Mediolanum avvia una partnership con Fidelity International per il servizio di gestione di Mediolanum My Style, la gestione patrimoniale multilinea personalizzata. La collaborazione con Fidelity International – informa una nota – permetterà ai clienti di Banca Mediolanum di beneficiare delle competenze gestionali del team Multi Asset, applicate alla definizione dei nuovi portafogli delle linee My Style. Il team selezionerà i migliori gestori a livello mondiale, tra cui le boutique di investimento e strategie altamente specializzate, accessibili in Italia unicamente tramite il servizio di gestione patrimoniale di Mediolanum.
“Questo nuovo progetto coniuga l’innovazione, che da sempre caratterizza lo sviluppo delle nostre soluzioni di investimento, con le capacità gestionali di un prestigioso partner internazionale come Fidelity” afferma Vittorio Gaudio, Direttore Asset Management Development di Banca Mediolanum. “All’interno del nostro modello di consulenza, Mediolanum My Style rappresenta allo stesso tempo sia una efficace piattaforma di investimento, per l’ampiezza di soluzioni disponibili e l’elevata possibilità di personalizzazione, sia un efficiente strumento di relazione, per soddisfare i progetti di vita dei nostri clienti”.
Alerion Clean Power sta valutando l’acquisizione di tre impianti eolici operativi in Italia, parzialmente detenuti dal Gruppo Fri-el Green Power, con una potenza installata lorda di circa 120 MW e con una produzione registrata nel 2019 pari a circa 235 GWh. In considerazione del fatto che il Gruppo Fri-El risulta essere socio di controllo di Alerion, di cui detiene una partecipazione rappresentativa del 85,5% del suo capitale sociale, l’operazione si qualifica come “operazione con parte correlata”. La società, informa una nota, ha pertanto avviato tutte le attività richieste dalla normativa e regolamentazione in materia per poter arrivare al perfezionamento della stessa entro il primo trimestre 2020.
Lo stock totale investito al giugno 2019 dal Private Banking nell’economia “reale” italiana è di 125,7 miliardi, con una crescita di 5,1 miliardi nei primi sei mesi dell’anno; gli investimenti diretti sono pari a 23 miliardi. Nello stesso periodo gli investimenti delle famiglie italiane sono diminuiti di 12 miliardi. Su un totale di stock di ricchezza di 1.306 miliardi di euro investito a giugno 2019 dalle famiglie nell’economia reale, 931 circa sono investiti direttamente (di cui solo 33 miliardi grazie a scelte consapevoli di investimento in azioni e obbligazioni); il resto arriva indirettamente tramite intermediari, banche e investitori istituzionali. Sono i dati elaborati da Intermonte Sim, investment bank italiana indipendente, che ha presentato a Milano la quarta edizione dei “Quaderni di ricerca Intermonte”. L’analisi “Economia reale e Private Banking: una analisi dell’impatto del settore sul Paese”, si basa sui dati raccolti con il contributo di Aipb (Associazione Italiana Private Banking), e si è concentrata sulle diverse forme di finanziamento all’economia “reale” in Italia, con un focus sul sostegno dell’industria del Private Banking italiano alle aziende produttive del Paese.
È record per il gorgonzola: per la prima volta la produzione ha raggiunto e superato, nel 2019, i 5 milioni di forme. Lo rivelano i dati diffusi dal Consorzio di tutela, che comprende 39 aziende associate. Sono state, per la precisione, 5.025.785 le forme prodotte nell’anno appena concluso con un aumento rispetto al 2018 di 176.482 forme (+3,64 %) e di 293.070 forme (+6,19 %) rispetto al 2017 confermando il trend in costante crescita nell’ultimo decennio. Con un volume d’affari al consumo generato, pari a 800 milioni di euro circa, il Gorgonzola Dop si conferma il formaggio italiano erborinato di latte vaccino più apprezzato , e lo colloca al settimo posto in assoluto nell’intero comparto agroalimentare (considerando sia i prodotti Dop che Igp). Il presidente del Consorzio Gorgonzola Renato Invernizzi commenta: “Con questi numeri così positivi e in crescita, i nostri sforzi devono ancora di più essere rivolti alla tutela del prodotto che vuol dire innanzitutto promuoverne la qualità e la conoscenza. Senza questi due pilastri qualsiasi battaglia contro la contraffazione sarebbe vana”.