Osservatorio consulenti, importo medio 956 euro in busta paga
Per i 13,1 milioni di dipendenti del settore privato (extra agricolo), le tredicesime di fine anno saranno pari a 12,5 miliardi di euro netti (20,9 lordi), con un “importo medio di 956 euro”, sebbene vi sia un’ampia ‘forbice’ fra addetti part time (529 euro) e a tempo pieno (1.192). A calcolarlo l’Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro.
La variazione degli stipendi a livello territoriale, nella nostra Penisola, e “la maggiore diffusione del part time nel Meridione” (appannaggio, spiegano i consulenti, in buona parte della platea di occupate, giacché tale “forma di lavoro caratterizza quasi la metà del lavoro femminile, il 46,4%, mentre è pari al 16,2% fra gli uomini”), comportano che la tredicesima media percepita da un dipendente sardo, o da un siciliano (pari a 746 euro) sia inferiore di 210 euro rispetto alla media italiana (-28%), e di 331 euro al confronto con i lavoratori del Nord-Ovest (-44%). La tredicesima mensilità, si ricorda nel rapporto, “è stata introdotta nel 1936 per i soli impiegati del settore industriale, ma si è dovuto attendere il decreto del presidente della Repubblica del 28 luglio 1960 n. 1070 perché il beneficio venisse esteso a tutti i lavoratori”.