Quel 12 dicembre di cinquant’anni sono cominciati gli anni di piombo
MILANO RICORDA LA STRAGE DI PIAZZA FONTANA NEL 1969
(di Cesare Lanza per Il Quotidiano del Sud) Al Pacta Salone di Milano “Chi è Stato?” di Ferruccio Ascari (Campi Salentina, 1949). Claudia Cannella ha scritto: «Sono passati cinquant’anni. E Milano non dimentica quel 12 dicembre 1969, quando alla Banca dell’Agricoltura di piazza Fontana esplode una bomba che provoca 17 morti e ferisce 86 persone. È la data che segna l’inizio degli anni di piombo,di quella strategia della tensione che, attraverso l’azione di movimenti eversivi di estrema destra e sinistra, intrecciati a servizi segreti deviati e ad altri poteri occulti, lasciò una lunga scia di sangue nel nostro Paese: da piazza della Loggia a Brescia (1974), dal treno Italicus (1974) alla stazione di Bologna (1980).
FERRUCCIO ASCARI, FOTOGRAFIE ECCELLENTI SU “CHI È STATO”
In occasione del cinquantenario, anche il teatro fa la sua parte. Al Pacta Salone Ferruccio Ascari firma la performance “Chi è Stato?”,che fa parte di un progetto, promosso dal comitato “Non Dimenticarmi”, per realizzare un memoriale dedicato alle vittime della strategia della tensione. In scena 17 performer, come i morti nell’attentato di piazza Fontana, più un diciottesimo, l’anarchico Giuseppe Pinelli, raccontano, attraverso i loro corpi e la proiezione di immagini d’epoca, quei drammatici eventi. E il titolo non è casuale, perché, dice Ascari, “pone una domanda ancora attuale: sui mandanti di quelle stragi non è ancora stata fatta piena chiarezza: molti sono rimasti impuniti, nell’ombra, e le vittime attendono tuttora completa giustizia”.
17 IMMAGINI, STEFANO PORFIRIO FIRMA L’ULTIMA, È IL SIMBOLO
Alla Casa della Memoria di Milano si é inaugurata qualche giorno fa la mostra “17 graffi. Piazza Fontana 50°”. Nel cinquantesimo anniversario della mostra. Rai News si è espressa così: «Nel cinquantesimo anniversario di quella che fu una delle pagine più drammatiche della storia della Repubblica Italiana… la mostra presenta 18 fotografie,ognuna corredata da una poesia,per onorare le vittime e ricordare che i parenti
non hanno smesso di contare e dimenticare i 18.262 giorni trascorsi da quel tragico pomeriggio del 1969. Diciassette fotografie, una per ogni vittima, realizzate per la mostra da altrettanti fotografi, sono una rappresentazione e interpretazione di chi allora perse la vita, e a fine mostra verranno consegnate all’Associazione Piazza Fontana 12 dicembre 1969, stampate in fineart da Cilab. La diciottesima immagine invece, realizzata da Stefano Porfirio e anch’essa accompagnata da una poesia, è stata concepita come immagine simbolica dell’intero percorso espositivo».
LE CONTAMINAZIONI DI ASCARI
Ferruccio Ascari (Campi Salentina, 1949), artista di cui ancora si ricordano le mostre da lui promosse presso il Collegio Cairoli di Pavia. Proprio lì Ascari aveva tenuto la sua prima mostra appena 24enne, fresco di laurea in Filosofia all’università di Urbino. Nel 2017 in occasione di Silenzio, la mostra che toccava tre luoghi sacri di Milano, aveva l’idea di far conoscere la sua idea di arte: una contaminazione fra arti visive, danza, performance e musica,con una grande apertura nei confronti dei diversi linguaggi artistici a cui ha da sempre affiancato la sua più profonda passione.