Il 62,6% degli italiani non considera la Sugar Tax uno strumento utile a ridurre i consumi di bevande zuccherate e il 60,9% del campione ritiene che si tratti semplicemente di un modo per generare maggiori entrate per lo Stato.
Un’opinione che, evidenzia Euromedia Research, gli italiani hanno verso tutte le principali microtasse introdotte dal governo: il 66,2% degli italiani le considera un modo, dello Stato, di fare cassa e secondo il 65,1% impatteranno prevalentemente sul portafoglio degli italiani, con scarse o nulle conseguenze sul rilancio economico del Paese. Considerazioni, queste, trasversali per età, livello di istruzione, professione, orientamento politico e area geografica, ma in cui spiccano – nel considerarle misure di recupero di gettito – il 76,2% di studenti, gli stessi che da mesi riempiono le piazze chiedendo misure per il contrasto al cambiamento climatico.
È tuttavia dall’analisi della tassa destinata a colpire le bevande dolci e zuccherate che emerge con maggiore chiarezza una sostanziale insoddisfazione verso le modalità individuate per gestire un processo di transizione verso modelli di vita più salutari ed ecocompatibili.
Il 60,1 % del campione dichiara espressamente di non sapere che la Sugar Tax inserita nel DDL di Bilancio include – oltre alle bevande zuccherate – anche le bevande cosiddette Zero e quindi senza zucchero. Un dato in cui a non esserne a conoscenza è il 70,5% dell’elettorato PD e il 53,7% dell’elettorato M5S, mentre l’elettorato di Forza Italia, con il 61,5%, si rivela il più informato, seguito dalla Lega con il 47%.
Il 62,6 % ritiene non utile l’introduzione di questa tassa per ridurre i consumi di bevande dolci, opinione espressa con tassi superiori all’80% da parte dell’elettorato di Centrodestra, ma anche dal 50,9 % dell’elettorato PD. Coerentemente con il posizionamento politico, il 52,7% dell’elettorato del Movimento 5 Stelle ritiene invece la tassa utile.
Solo il 12.8% degli italiani riconosce, nelle bevande dolci e zuccherate il reale problema, mentre Il 50,6% dei cittadini ritiene che non siano le tasse lo strumento corretto per risolvere un problema come l’obesità o le cattive abitudini alimentari. Anche in questo caso, si tratta di opinioni trasversali tra tutta la popolazione, ad esclusione di una parte di elettori di centrosinistra e degli elettori del Movimento 5 Stelle. C’è, infatti, un 26.2% della popolazione che si reputa “integralista” – tra cui parte degli elettori di centrosinistra e Movimento 5 Stelle – e ritiene che per affrontare seriamente il problema obesità sarebbe necessario tassare anche merendine e altri prodotti dannosi per la salute.
Infine, a fronte di un 43,3% di cittadini che parla di SugarTax in termini di tassa c’è un 38,5% che la identifica come accisa. Se gli elettori del Centro Destra classificano la SugarTax come tassa (Lega 57,5% e FI 61,8%), il PD con il 47,6% e il Centro Sinistra con il 48,2% sono consapevoli che si tratta di un’accisa. Come gli elettori del Centrodestra, anche chi vota Movimento 5 Stelle (42,4%) considera la Sugar Tax una tassa.
Adnkronos