Quattro giovani romani ogni 10, nella fascia di età over 35, sono pronti a lasciare la città per trasferirsi all’estero per trovare lavoro. Mentre i cosiddetti Neet, ovvero i ragazzi che non studiano, non lavorano né seguono un percorso formativo, sono circa 90 mila (soprattutto donne), pari al 17,3% della popolazione giovanile cittadina. A rivelarlo una indagine condotta dall’istituto Demoskopika per conto del Campidoglio, promosso dall’assessorato alle Politiche giovanili guidato da Daniele Frongia, che ha coinvolto oltre 3 mila residenti compresi nella fascia di età 18-35 anni. “Esiste una quota significativa di giovani romani che soffre per la mancanza di lavoro. E per migliorare la situazione occupazionale reagiscono in molteplici modi: c’è chi è pronto a lasciare il proprio luogo di origine per recarsi all’estero (41,7%), c’è chi non si rassegna affidandosi alla tradizione con l’invio del curriculum vitae (62,4%); altri, invece, usano canali più informali confidando nella presentazione o segnalazione da parte di parenti, amici o conoscenti (20%)”, si legge nella ricerca. Quanto ai Neet, secondo lo studio, i motivi della mancata ricerca di un’occupazione, vedono quasi il 30% rispondere che è “scoraggiato, rinunciando momentaneamente a cercare attivamente lavoro”, mosso “dalla convinzione di non riuscire a trovarlo”, mentre il 12,4% “dichiara di non essere interessato”.
ANSA