(di Tiziano Rapanà) Gli stupidi si innamorano dell’amante e frignano perché sono sesti o settimi nella scala delle priorità della persona amata. Tra il sesso e la castità meglio propendere per la seconda strada, se si rischia di andare incontro a situazioni irregolari. Ma qualora si scelga di tentare l’insolito perché non si riesce a tenere a bada l’istinto, almeno i fessi si diano una regolata e abbiano quantomeno una sorta di atteggiamento etico nei confronti dell’amante. E invece fanno di tutto per disimpegnare una persona sposata, frignano, e non fanno affidamento alla logica, al buon senso. L’idea di essere definiti un passatempo, un divertimento passeggero li dovrebbe onorare ed invece frignano. In questi giorni leggo confessioni online di piagnoni che si perdono in amori improponibili. Ma chi ve lo fa fare? Specie se poi dovete spendere tutto il vostro livore sul web, il vostro dispiacere perché l’amante non vi considera una priorità. Ma chiudetevi in casa e leggete, anziché rompere le scatole nei siti e nei blog. Evitate come la peste i libri sentimentali e le sfumature erotiche, leggete un libro che tratta la spiritualità. Evitate Osho: non è un santone, ma un genere alla moda. Semmai riscoprite il Dalai Lama, il “papa dei buddisti”. Tezin Gyatso, questo è il suo vero nome, è un simpatico ultra ottantenne. Egli è il quattordicesimo Dalai Lama, leader carismatico del popolo tibetano, autorità indiscussa del pacifismo mondiale, nel 1989 ricevette il premio Nobel per la pace. Con lo psichiatra Howard C. Cutler, il Dalai Lama scrisse qualche anno fa un libro che consiglio a tutti, e non solo ai piagnoni che imbrattano gli spazi web. Si chiama L’arte della felicità, edito da Mondadori, lo trovate nelle piattaforme e-commerce e in libreria. Non è un romanzo né un saggio, ma una semplice riflessione tra lo psichiatra e il Dalai Lama sulla ricerca della felicità. Il libro tratta tanti temi, dalla ricerca delle fonti della felicità alla resistenza al cambiamento. Il libro è pieno di perle di saggezza del “papa buddista”. Cito quella, a mio avviso, più significativa: “Un approccio equilibrato e saggio all’esistenza, alieno dagli estremi, è un fattore cruciale nella gestione della vita quotidiana”. Naturalmente non vi aspettate un capolavoro della letteratura, è un libro che merita di essere letto una volta sola. Tuttavia se ve lo consiglio un motivo valido c’è: il testo vi regalerà spunti di riflessioni interessanti sul senso della vita.