Le imprese e le industrie pisane si dichiarano pronte a entrare da protagoniste nel mercato russo delle energie rinnovabili. E lo hanno dichiarato ieri nel convegno, su questo tema a Pisa e che ha visto la presenza dell’ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov, “è il primo passo verso una nuova forma di collaborazione e di dialogo fra i nostri paesi – ha detto Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio di Pisa -. Si incrocia una domanda che è del mercato russo, potenzialmente vasto, con tecnologie e imprese italiane”. Patrizia Pacini, presidente dell’Unione Industriale Pisana, spiega: “L’Unione ha messo al centro la sostenibilità e il concetto delle fonti rinnovabili di energia perché vogliamo una economia sostenibile che porti a uno sfruttamento adeguato del territorio e delà progettualità. Ricordiamo che presidente degli Industriali pisani, nel 1905, fu Piero Ginori Conti che per primo diede inizio all’utilizzo dei soffioni per la generazione di energia elettrica. Pisa ha il più antico impianto geotermico del mondo ora gestito da Enel green power”. “L’obiettivo dell’Unione – ha concluso Pacini – è far seguito all’incontro di oggi per connettere il territorio con le aziende della Federazione Russa, molto ricca di materie prime e che invia segnali di crescente sensibilità ambientale“. Gli scambi commerciali tra Pisa e la Russia sono rilevanti. Negli ultimi anni l’export pisano diretto in Russia ha segnato una crescita continua portando il paese a raggiungere i 39 milioni di euro di prodotti esportati nel 2018. Questo grazie ai mobili ma anche alla meccanica. Le importazioni della provincia di Pisa dalla Federazione Russa toccano i 14 milioni di euro grazie a cuoio, gomma, combustibili e legname.