La sicurezza della rete ferroviaria italiana sarà meglio garantita dai droni che decolleranno da un aeroporto mobile. Si tratta della cosiddetta Drone Vox, un apparecchiatura unica per le sue caratteristiche nel panorama europeo, presentata questa mattina a Siena nel corso di un workshop riguardante appunto la sicurezza delle infrastrutture del nostro paese. Un progetto nato dalla collaborazione tra Rete ferroviaria italiana del gruppo ferrovie dello stato e il dipartimento di ingegneria dell’informazione dell’università di Siena. La Drone vox potrà controllare aree sensibili della rete ferroviaria e luoghi chiusi dove vengono custoditi materiali di valore come il rame spesso oggetto di furti e dare l’allarme quasi in tempo reale nel caso di situazioni problematiche. Questa mattina ci sarebbe dovuta essere anche una dimostrazione pratica del funzionamento dell’apparecchiatura ma a causa della pioggia non è stato possibile effettuarla, secondo quanto prevedono le regole di sicurezza riguardanti il volo. “Questo progetto che presentiamo oggi – sottolinea Franco Fiumara, direttore centrale protezione aziendale del gruppo ferrovie dello stato – è importante per le assolute potenzialità che ha. Uno strumento che permette di avere una serie di informazioni, di reagire ad allarmi in tempi brevissimi con una capacità di leggere l’allarme e la possibilità di condividere queste informazioni. Potremo controllare ponti, viadotti, altre opere d’arte, persone più o meno positive. Qualunque condizione che crei dei rischi”. “ Un lavoro – sottolinea il professor Alessandro Mecocci, del dipartimento ingegneria dell’informazione e scienze matematiche dell’università di Siena – che nasce da esigenze di sicurezza d manifestate da Ferrovie dello stato che ci hanno contattato. Abbiamo lavorato insieme e abbiamo sviluppato qualcosa di nuovo. La Drone vox controlla il volo dei droni, viene programmata da lontano e lavora in autonomia. Essendo spostabile posso piazzarne alcune sul territorio e le posso far lavorare i controlli che interessano”. Soddisfatto Francesco Frati rettore dell’ateneo senese secondo il quale “la Drone box è la migliore dimostrazione della capacità della ricerca che si svolge nell’università contribuendo all’innovazione del nostro paese. Un esempio di come i risultai di tali ricerche possano essere trasferiti al sistema produttivo in maniera efficace”.