Il terzo trimestre del 2019 del mercato immobiliare della Puglia mostra due trend opposti. Secondo l’Osservatorio di Immobiliare.it infatti il comparto delle vendite presenta ancora una variazione dei prezzi negativa dello 0,8%, mentre quello delle locazioni risulta in positivo dell’1,6% nello stesso periodo. Secondo la rilevazione dello scorso settembre la spesa media richiesta per comprare casa in regione è scesa a 1.384 euro al metro quadro, al contrario il canone di locazione è aumentato fino a 6,89 €/mq. Queste tendenze di prezzi a livello regionale vengono confermate anche nei capoluoghi di provincia. Bari, ad esempio, per i prezzi richiesti da chi vende casa si evidenzia un -2,2 % rispetto al mese di giugno e un -4,3% rispetto a dodici mesi fa. In perdita anche la variazione che si registra a Brindisi, dove l’oscillazione negativa al termine del terzo trimestre si ferma al -1,7%. Più contenuto l’abbassamento dei prezzi a Lecce (-0,7%), mentre a Taranto le richieste di chi vende casa restano invariate rispetto al trimestre precedente (+0,1%). L’unico rincaro si registra invece a Foggia, dove negli ultimi tre mesi i prezzi sono cresciuti dell’1,9%. Quest’ultima diventa così la seconda città più cara della regione con una richiesta per le case in vendita di 1.221 euro/mq. Situazione ben più positiva nel comparto affitti, fatta eccezione per Brindisi che perde 4 punti percentuali in tre mesi, portando il prezzo al metro quadro richiesto dai locatori a 6,46 euro. Trend in rialzo nelle altre città e in particolar modo a Lecce, dove il +4,5% registrato nell’ultimo trimestre fa salire il costo degli affitti a quota 6,36 euro al metro quadro. Crescono rispettivamente del 2 e del 2,8% i canoni richiesti dai locatori a Bari e Foggia, dove tuttavia si registra un divario di 3 euro/mq a favore del capoluogo di regione. Infatti, per un bilocale di 70 mq a Bari verrà chiesto un corrispettivo mensile di circa 600 euro, mentre ne basteranno poco meno di 400 a Foggia.