Nei primi sette mesi dell’anno le esportazioni di pecorino e fiore sardo Made in Italy sono aumentate del 41%. Il dato è stato comunicato dalla Coldiretti il giorno della riunione a Cagliari con il ministro delle politiche Agricole Teresa Bellanova sulla vertenza per il prezzo del latte. In base ai dati Istat risulta che, nei primi sette mesi del 2019, sono stati venduti nei mercati esteri oltre 12 milioni di chili del formaggio. “Un risultato straordinario dovuto – sottolinea la Coldiretti – sia all’aumento della domanda sul mercato comunitario, dove si registra un incremento del 18%, sia soprattutto al balzo del 65% negli Usa dove peraltro il pecorino romano non è presente nella black list dei prodotti colpiti da superdazi di Donald Trump”. “Ora è bene comunicare tutti insieme dati rassicuranti – sostiene il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – affinché la scarsa produzione di Pecorino Romano dell’annata appena conclusa, sotto i 270 mila quintali, e l’aumento delle vendite possano portare al riconoscimento di un giusto prezzo per i pastori”. “In gioco – conclude la Coldiretti – c’è il futuro di 12mila allevamenti presenti in Sardegna in cui si trova il 40% delle pecore allevate in Italia che producono quasi 3 milioni di quintali di latte destinato per il 60% alla produzione di pecorino romano.
Anima Confindustria, l’associazione degli industriali della meccanica varia ed affine, ha presentato oggi il proprio ‘Manifesto della Meccanica’, un documento che riassume per l’esecutivo le richieste mirate su energia, export, infrastrutture e Made in Italy del settore. Se “il piano Industria 4.0 è stato il riferimento per le politiche di investimento delle imprese”, ha spiegato il presidente Mario Nocivelli, Anima auspica che “il Governo dia continuità alle misure, anche con una rimodulazione degli interventi in chiave di innovazione e sostenibilità” e auspica un piano che “possa avere un orizzonte temporale di almeno tre anni”. Per esportare le merci all’estero Anima Confindustria rileva il fatto che “l’inefficienza della rete delle infrastrutture ha un impatto diretto sull’andamento del commercio in generale e, di conseguenza, sull’industria manifatturiera e le sue imprese, con ricadute negative sugli investimenti italiani e stranieri e su tutto il sistema economico del Paese”. “I provvedimenti recentemente introdotti, come il Decreto Sblocca Cantieri, vanno nella giusta direzione, ma per un vero rilancio dell’economia è necessaria un’azione strategica di più ampio respiro”, spiega Nocivelli. Sul fronte della sostenibilità “l’industria nel suo complesso e il settore della meccanica, in particolare, hanno da tempo intrapreso un cammino diretto a migliorare le proprie performance ambientali”; ora serve “l’avvio in tempi brevi di un serio piano di investimenti per lo sviluppo sostenibile, che consenta alle imprese, soprattutto medio-piccole, di sprigionare quanto più possibile le proprie competenze tecnologiche e gestionali”.
Ulteriore ritardo nella costruzione della nuova ammiraglia di Costa Crociere, Costa Smeralda, da parte del cantiere finlandese Meyer di Turku. Per questo, spiega la compagnia marittima, la prima crociera partirà da Savona il 21 dicembre 2019, anziché il 30 novembre. Annullata anche la partenza del 20 dicembre. “Costa Crociere è sinceramente dispiaciuta per quanto accaduto e sta provvedendo a informare le agenzie di viaggio e gli ospiti prenotati sulle crociere” si legge in una nota. L’itinerario, che si ripeterà sino al 16 maggio 2020, rimane invece invariato: Savona (sabato), Marsiglia (domenica), Barcellona (lunedì), Palma di Maiorca (martedì), Civitavecchia (giovedì) e La Spezia (venerdì).