“Negli ultimi 20 anni, si sono registrati
molti passi avanti nella terapia delle malattie infiammatorie
croniche intestinali, grazie allo sviluppo di farmaci ad alto
contenuto tecnologico, i farmaci biotecnologici, molecole
complesse frequentemente di natura anticorpale, capaci di
bloccare specificamente processi infiammatori e immunitari
alterati che sono alla base delle malattie”. Lo ha spiegato il
professor Alessandro Armuzzi, della Fondazione Policlinico
universitario Gemelli Irccs Università Cattolica del Sacro Cuore
di Roma, intervenendo oggi a Roma alla presentazione del secondo
Report sulle Atmp-Advanced therapy medicinal product.
“Un ulteriore importante sviluppo in questo campo è
rappresentato dalla recente introduzione delle cellule staminali
nella terapia delle fistole perianali complesse nella malattia di
Crohn, una delle condizioni più impattanti sulla qualità di
vita del paziente, in quanto molto invalidante e molto difficile
da trattare: l’utilizzo di questo nuovo approccio terapeutico,
unitamente alla gestione multidisciplinare del paziente, sembra
rappresentare una grande opportunità per una complicanza molto
impegnativa per la sua gestione e per le pesanti ripercussioni
sulle attività quotidiane di chi ne è affetto. Questa nuova
terapia ha il potenziale di garantire una buona risposta nella
fase acuta di questa condizione- ha concluso Armuzzi- e di
mantenere nel tempo uno stato di remissione”.