L’amministratore delegato di Saipem, Stefano Cao, nella foto, non esclude che la società possa ritornare a distribuire dividendi già a valere sull’attuale esercizio, pur rimandando ogni decisione sul tema al consiglio di amministrazione. Con il ritorno “a un utile netto positivo (previsto per quest’anno, ndr.) è chiaro che ci sono le condizioni per distribuire il dividendo”, ha affermato Cao durante un media briefing organizzato per commentare i dati finanziari dei primi 9 mesi dell’anno. Tuttavia, ha precisato, si tratta di un “tema di competenza del consiglio di amministrazione che prenderà le sue decisioni al momento opportuno”. Tecnicamente, sarebbe possibile per il cda “proporre all’assemblea la distribuzione di un dividendo in occasione dell’assemblea del 2020 per l’approvazione del bilancio 2019”, ha aggiunto Cao.
Aumenta di 25 milioni di euro la sponsorizzazione Jeep per le stagioni sportive 2019/2020 e 2020/2021 della Juventus. È quanto prevede un accordo siglato tra Juventus Football Club e Fca Italy “in considerazione dell’eccellente performance sportiva della prima squadra, che ha determinato in questi anni il miglioramento del ranking Uefa e l’incremento di visibilità del brand Juventus a livello globale”. L’annuncio è stato dato stamattina sul sito ufficiale della società bianconera, nel giorno in cui è in programma l’assemblea degli azionisti.
Sono 14 i progetti di edilizia sociale di cooperative e imprese costruttrici che si sono aggiudicati i 5 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Emilia Romagna per il 2019, finalizzati alla realizzazione di alloggi da realizzare senza consumo di suolo. Attraverso la demolizione di edifici già esistenti, si punta alla sperimentazione di soluzioni abitative innovative ed efficienti anche sotto il profilo energetico e sismico; come, ad esempio, progetti specifici di cohousing e di abitare solidale in appartamenti nuovi o recuperati. In tutto 127 alloggi, destinati a giovani coppie, famiglie numerose o con un solo genitore, anziani, disabili. Tutti con un reddito medio basso, che non posseggono i requisiti per l’assegnazione di un alloggio popolare e, allo stesso tempo, non possono permettersi l’acquisto di un’abitazione nel libero mercato. A rispondere al bando sono state aziende private e cooperative del territorio, interessate ad aderire alla formula per l’housing sociale promossa dalla Regione, per incrementare in Emilia-Romagna l’offerta di alloggi sociali destinati ad essere prima casa, con un costo di acquisto calmierato, ed anche mediante la locazione con patti di futura vendita. “Per la prima volta in Emilia-Romagna- commenta il presidente della Regione con delega al Welfare, Stefano Bonaccini- avviamo un programma che non si limita semplicemente ad offrire un posto in cui vivere, bensì a favorire un nuovo modello di abitare”.
Il programma di Housing sociale è rivolto a persone con un reddito che non superi 41.006 euro di Isee (o 55.000 euro se appartenenti a nuclei familiari distinti, che intendano costituirne uno nuovo), che possono così acquistare, anche attraverso patti di futura vendita, una delle case selezionate dal bando con uno sconto sul prezzo dell’immobile pari al contributo ottenuto dal costruttore (da 30 a 40 mila euro). In alternativa all’acquisto diretto, i beneficiari del programma potranno prendere in affitto gli appartamenti disponibili con patti di futura vendita e contratti scontati del 20% sul canone concordato (una tipologia di locazione frutto di particolari accordi territoriali tra le associazioni di proprietari e inquilini).
Non potranno usufruire delle opportunità offerte dal programma coloro che possiedono altri appartamenti (anche in usufrutto) in Emilia-Romagna oppure hanno ricevuto in precedenza altri contributi pubblici per l’acquisto di una casa