Il tetto al contante cala da 3000 a 2000 euro nel 2020 e 2021, poi scenderà a 1000 euro negli anni successivi. È questa la mediazione che è stata raggiunta nel Cdm sulla manovra. Lo affermano il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri al termine del Cdm.
Passa il superbonus per chi paga con carta di credito, fortemente voluto dal premier Conte.
«Con l’obiettivo di aumentare i pagamenti elettronici, si predispone un piano che prevede, tra l’altro, l’introduzione di un super bonus da riconoscersi all’inizio del 2021 in relazione alle spese effettuate con strumenti di pagamento tracciabili nei settori in cui è ancora molto diffuso l’uso del contante, nonché l’istituzione di estrazioni e premi speciali per le spese pagate con moneta elettronica e sanzioni per la mancata accettazione dei pagamenti con carte di credito o bancomat».
Il confronto si fa assai animato sul tetto al contante, su cui Italia viva arriva a minacciare il non voto, e sul carcere agli evasori, per il quale il M5s fa barricate. Su entrambe le norme si arriva a una mediazione: la soglia del contante scende da 3000 a 2000 euro e poi a 1000 euro dal 2022, mentre per il carcere arriva una prima norma poi già si annuncia un emendamento. Di sicuro, si discuterà ancora.
Nasce il piano “Italia Cashless” che, senza penalizzare nessuno, incentiva l’utilizzo della moneta elettronica e i pagamenti digitali per favorire l’emersione dell’economia sommersa. E incassa un superbonus “della Befana”, per il quale il premier chiede 3 miliardi, che verrà dato a chi paga con carta. L’accelerazione in Cdm nasce però dalla volontà di frenare il crescendo di tensioni nella maggioranza proprio sulle misure per l’evasione.
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