- La banca centrale cinese ha investito fondi nell’oro negli ultimi dieci mesi, aggiungendo alle proprie riserve oltre 100 tonnellate del metallo prezioso
- Le riserve auree del Paese sono aumentate di 5,9 tonnellate a settembre, portando l’incremento totale da dicembre 2018 a più di 100 tonnellate, ha riportato Bloomberg citando la Banca del popolo cinese
- I trader il mese scorso hanno fatto lievitare il prezzo dell’oro al livello più alto dal 2013, affidandosi ai beni rifugio a fronte delle incertezze geopolitiche.
La Cina negli ultimi tempi ha continuato a investire fondi nell’oro per proteggersi dalla guerra commerciale con il presidente statunitense Donald Trump, aggiungendo alle proprie riserve 5,9 tonnellate del metallo prezioso a settembre.
La banca centrale del Paese ha incrementato queste riserve di oltre 100 tonnellate da dicembre 2018, ha riportato Bloomberg citando la Banca del popolo cinese.
L’oro viene spesso considerato un bene rifugio, il che porta molti investitori a sceglierlo nei periodi di incertezza. Il prezzo di questo metallo prezioso è salito quasi del 19% dall’inizio dell’anno.
Secondo Neil Wilson, chief markets analyst di Markets.com, l’oro attualmente è “un buon acquisto” e l’incremento delle riserve cinesi “è in linea con il trend a cui abbiamo assistito nelle ultime settimane, che ha spinto considerevolmente al rialzo i prezzi”.
“Penso che stiano anche cercando di dare più stabilità allo yuan” ha aggiunto Wilson. “È un riflesso della guerra commerciale e dell’incertezza che ha creato fra le autorità cinesi — devono proteggersi dai rischi che stanno correndo.”
Il mese scorso il prezzo dell’oro è salito alle stelle segnando il record degli ultimi sei anni, il che ha posto in evidenza l’incertezza che pesa sugli investitori riguardo all’economia globale.
Yusuf Khan, Business Insider Italia