Sarebbero tre le inchieste aperte nei confronti di Alejandro Meran nel suo Paese dʼorigine, ma in Italia risultava incensurato. E anche la madre sostiene che avesse la fedina penale pulita
Alejandro Meran, che ha ucciso due poliziotti nel corso di una sparatoria in Questura a Trieste, sarebbe un nome noto alle forze dell’ordine della Repubblica Domenicana, suo Paese di origine.
E’ quanto rivelano a La Stampa fonti vicine all’antidroga locale, secondo cui “Meran è stato in carcere per traffico di droga e, a suo carico, vi sono tre inchieste”.
L’uomo, aggiungono le fonti, avrebbero scontato la pena, della quale non è nota la durata.
In Italia, però, Meran risultava incensurato e, per questo, aveva ottenuto un permesso di soggiorno.
Forse le accuse nei suoi confronti potrebbero essere cadute in seguito.
Sarebbe giunto in Italia per la prima volta nel 2005 insieme alla famiglia.
“Sto cercando di ricostruire la vita di Alejandro da quando è nato a oggi – ha detto il suo avvocato difensore, Francesco Zacheo – da quello che dice la madre ha una fedina penale pulita, però avrò bisogno di avere in mano tutta la documentazione per rendermi conto di chi era Alejandro.
Bisogna capire il gesto che ha fatto se stava bene con la testa o meno”.
Zacheo, ha ribadito che la madre “prima dell’accaduto aveva denunciato tantissime volte” i problemi psichici del figlio.
“Se non ricordo male è stata all’ospedale di Belluno, Udine e Trieste”.
“Mi recherò personalmente in Germania, dal momento che Alejandro è stato in Germania e lì è stata riscontrata questa schizofrenia.
Mi dicono che ci sono dei documenti in cui si constata questa schizofrenia cronica.
Ho bisogno di prendere tutta la documentazione in originale”, ha aggiunto il legale.
Infine Zacheo ha ribadito che Meran “non ricorda tanto” della sparatoria e che “legge la Bibbia ogni giorno”.
Quanto avvenuto in Questura “è un argomento che affrontero'” con lui “la prossima settimana quando tornerò a Trieste a trovarlo”.
tgcom.24