Si complica la situazione de “La Gazzetta Del Mezzogiorno”, lo storico quotidiano di Puglia e Basilicata con più di 130 anni di vita. Dopo il sequestro, da parte della Magistratura per un procedimento antimafia, delle quote della società della “Gazzetta” controllate dall’editore siciliano Mario Ciancio Sanfilippo, la nomina dei commissari giudiziari e la richiesta della società di accedere al concordato preventivo, ora si prospettano esuberi nel personale, sia giornalisti che poligrafici. I giornalisti della “Gazzetta”, riuniti in assemblea, hanno infatti promosso un pacchetto di dieci giorni di sciopero perché la Edisud, la società editrice del giornale, ha annunciato 27 esuberi tra i giornalisti. I giornalisti della “Gazzetta” (ma anche il personale poligrafico e amministrativo) vengono già da lunghi periodi in cui si è applicato il contratto di solidarietà o fatto ricorso alla cassa integrazione, tutt’ora in corso. “Il taglio prospettato – spiegano i giornalisti in un loro documento pubblicato oggi sulla “Gazzetta” – rappresenta una delle misure di contenimento dei costi individuate nell’ambito della procedura di concordato preventivo che pende dinanzi al Tribunale di Bari, sezione fallimentare”. I giornalisti ricordano l’inizio della loro vicenda, 24 settembre 2018, “quando il Tribunale di Catania ha disposto in sequestro finalizzato alla confisca del pacchetto di maggioranza Edisud che fa capo all’imprenditore Mario Ciancio Sanfilippo”. L’istanza di concordato al Tribunale è dello scorso luglio e verso la “Gazzetta” ha manifestato in questi mesi il suo interesse Walter Mainetti, attraverso la Denver, editore a cui fa capo “Il Foglio”. Mainetti vorrebbe acquisire l’intero pacchetto azionario Edisud ma per ora, dichiarano i giornalisti, “si è limitato a rimanere sullo sfondo, annunciando una generica volontà di rilanciare il giornale”. Già a fine 2018 i giornalisti e i poligrafici hanno effettuato diverse giornate di sciopero. Promossa anche una campagna straordinaria di diffusione del giornale e diversi sono stati anche gli incontri promossi dalla task force lavoro e occupazione della Regione Puglia. Allora si faceva l’ipotesi di un ingresso in “Gazzetta” dell’editore Angelucci, ipotesi in seguito tramontata. Domenica scorsa, intanto, il quotidiano non é andato in edicola per uno sciopero del personale poligrafico poichè l’Edisud ha annunciato la volontà di cessare la stampa in proprio della “Gazzetta” per utilizzare uno stampatore esterno. Una esternalizzazione destinata a creare altri esuberi. “Il conto delle scelte sbagliate fatte nel corso degli anni dal management aziendale – scrivono i giornalisti della “Gazzetta” – viene presentato ai lavoratori che tra ammortizzatori sociali (solidarietà e cassa integrazione) e prepensionamenti, da oltre sei anni stanno pagando un prezzo enorme”.