Un sondaggio condotto dal Pew Research Center dimostra che la percentuale di adulti statunitensi che afferma di utilizzare determinate piattaforme o app online è statisticamente invariata rispetto all’inizio del 2018. Da quel momento sono cambiate molte cose e Facebook è stato scenario di controversie sulla privacy, di notizie false e di discussioni sulla censura, ma la quota di adulti che dichiarano di usare Facebook, Pinterest, LinkedIn e Twitter sono in gran parte le stesse del 2016.
Tra tutti gli scandali quello di Cambridge Analytica rimarrà nella storia: la Federal Trade Commission (Ftc), l’autorità indipendente che protegge i consumatori, ha multato per 5 miliardi di dollari Facebook per gli illeciti in fatto di privacy compiuti dalla società che, attraverso un’app per test psicologici, aveva avuto accesso ai dati di 87 milioni di utenti e li aveva usati per tentare di influenza le presidenziali americane nel 2016. E’ la multa più grande mai comminata contro una società del web, ma Facebook non sembra esserne uscita – almeno agli occhi di chi lo usa – così male: il numero degli utenti, adulti e consapevoli, è sempre lo stesso. Soltanto Instagram mostra un aumento durante questo periodo di tempo. Non si può dire con sicurezza nulla per Youtube, Snapchat e Whatsapp perché per queste piattaforme non ci sono dati comparabili al sondaggio telefonico del 2016.
Giulia Ciancaglini, La Stampa