In Alaska l’azienda di Cupertino acquisterà il prezioso materiale per i componenti elettronici aderendo al progetto di salvaguardia dell’ambiente Salmon Gold
In Alaska oro e salmoni condividono lo stesso habitat. L’estrazione però è arrivata a mettere a rischio la sopravvivenza della specie e considerando che la Silicon Valley non può fare a meno del prezioso metallo, viene da chiedersi se una via di uscita ”sostenibile” esista o meno.Dal 1991 dodici rotte migratorie dei salmoni del Pacifico sono state inserite nell’Endangered Species Act (Esa). Queste rotte percorse ogni anno dai salmoni per raggiungere i siti di riproduzione sono spesso adiacenti ai siti minerari. “Per la nostra gente il salmone è in assoluto il protagonista più importante dell’ecosistema,” spiega Allen Edzerza, anziano della Tahltan Nation e consulente del British Columbia First Nations Energy and Mining Council. “Ma la ricerca dei metalli preziosi lascia dietro di sé grandi cicatrici per l’ambiente”.”C’è molta tensione tra l’industria mineraria e chi vuole tutelare i salmoni,” dice Stephen D’Esposito, Ceo di Resolve. “Salmon Gold è una sorta di trattato di pace tra minatori e ambiente. È un punto d’incontro fra i tre attori coinvolti: comunità locali, Prime Nazioni e industria mineraria. Si tratta del progetto Salmon Gold che la no-profit Resolve porta avanti dal 2017 tentando di combinare estrazione e risanamento dell’ambiente per migliorare ruscelli e torrenti, per far sì che tornino salmoni, temoli e altre specie ittiche. L’ong ci è riuscita mettendo in contatto minatori locali, ambientalisti e agenzie governative. “Abbiamo creato un piano di risanamento davvero stabile, cosa che molti minatori non fanno”, osserva Edzerza. Ed è qui che entra in gioco Apple che, già da tempo attenta a riciclo e riuso dei materiali per le proprie componenti, ha scelto di procurarsi l’irrinunciabile oro solo attraverso società minerarie che aderiscono al programma di risanamento dell’habitat.”Stiamo cercando modi innovativi per procurarci l’oro in modo responsabile” spiega sul sito ufficiale Paula Pyers, responsabile Supplier Responsibility per Apple. Ad esempio, raccontano i minatori lavorando “senza mercurio e prodotti chimici, e cercando di bonificare il territorio e aiutare la natura a rigenerarsi”. E, ancora, “invece di lasciare [la cava] spalancata, esposta all’erosione, intasando i torrenti di limo che danneggia i letti di riproduzione dei salmoni, con la nostra bonifica aiutiamo la terra a riprendersi. Non solo dalle nostre attività minerarie, ma da cento anni di sfruttamento”.”La stagione estrattiva volge al termine, – si legge nel lungo report diffuso da Apple – e l’organizzazione prevede che quest’anno la partnership Salmon Gold produrrà oltre 28 kg d’oro, rispetto ai circa 700 grammi dell’estate scorsa. In autunno, l’oro Salmon Gold entrerà nella filiera Apple e sarà rintracciabile dal sito di estrazione a quello di raffinatura tramite la tecnologia blockchain”.