La Marrone in un momento di grazia: anche un film con Muccino
(di Cesare Lanza per Il Quotidiano del Sud)
Emma Marrone ha conquistato la copertina di “Sorrisi e canzoni tivu” in edicola. “Scatenata”, dice il titolo annunciando foto e un’intervista esclusiva. Com’è noto,Emma, pseudonimo di Emanuela Marrone, è nata pressoché casualmente a Firenze,il 25 maggio 1984, ma appartiene a una famiglia pugliese e fin da bambina si è trasferita ad Aradeo, in provincia di Lecce, terra d’origine dei genitori. La passione per la musica le è stata trasmessa da suo padre, che ha intuito e apprezzato la predisposizione della figlia e l’ha inserita all’età di nove anni nel suo gruppo Karadreon e in qualche occasione anche negli H2O, dei quali era chitarrista. Ha conseguito poi la maturità al liceo classico scrivendo una tesina sulla musica. Ha lavorato come magazziniera e come commessa per tre anni. Nel reportage di “Sorrisi” racconta sia come e perché Gabriele Muccino l’ha voluta nel suo ultimo film e sia il regalo (“un regalone”!) che Vasco Rossi le ha fatto, scrivendo una canzone per lei, in uscita il 6 settembre, quando Emma compirà dieci anni di carriera. La canzone si intitola “Io sono bella”: «Quando Vasco mi ha fatto sapere che aveva scritto una canzone pensando a me, sono scoppiata a piangere», riferisce Alessandro Alicandri, autore del reportage. Infine, ha avuto un attacco di panico, sul set, quando ha accettato la proposta di Muccino di recitare nel suo film “I migliori anni”. In particolare c’è una scena in cui partorisce, in un reparto dell’ospedale Umberto I di Roma, in cui era sta ricoverata quando fu aggredita da un tumore.
RENZO RUBINO, ENTUSIASMANTE DOLCEVITA. CONCERTO IN GOZZO
La canzone “Dolce vita” di Renzo Rubino (Martina Franca, 17 marzo 1988) è ora anche un video, girato nella sua Puglia. Rubino ha deciso di esibirsi in una serie di concerti gratuiti, a bordo di un semplice gozzo: ieri, 14 agosto, a Tricase, fino a Locorotondo, il 30 agosto. Renzo racconta l’Italia che fa la bella vita (o meglio, come la chiama lui, la Dolcevita) durante il fine settimana, mentre passa gli altri cinque giorni a tirare a campare. Il collettivo Ahooga e il regista Fako Fk declinano questa prospettiva decadente in un video malinconico e surreale. Il cantautore ci mostra il paesino e la campagna di un’Italia quasi caricaturale, ma poi «prende deciso la strada del mistero con un finale sinistro eppure sereno, e proprio per questo spiazzante». In parole più semplici “Dolcevita” racconta le contraddizioni di una terra meravigliosa quale è la Puglia, bellissima e dannata: gli angoli curvi e bianchi delle cittadine, la dolce quotidianità opposta alle difficoltà nel sopravvivere, soprattutto a causa del lavoro, necessario come in qualsiasi altra parte del Paese, ma che in provincia può diventare una condanna. L’ultima fatica discografica del cantautore è datata 2018, anno in cui aveva presentato sul palco del Festival di Sanremo il brano “Custodire” contenuto nella riedizione dell’album di inediti “Il gelato dopo il mare”. Con questo brano, Rubino riporta al centro dell’attenzione la spensieratezza, il sano desiderio di sorridere alla vita per essere ricambiati. “I vecchi guai son sempre giovani”, canta con consapevolezza e la maturità di chi ha raggiunto da poco la tappa dei trent’anni e si ritrovava al tempo dei bilanci. A giudicare dal titolo, un testo “felliniano”, astratto ma concreto, realista e visionario. Coinvolgente il sound, che esprime la sua cifra stilistica, attraverso sensazioni già evocate in brani precedenti quali “La la la” o “Pop”. “Dolcevita” è la risposta al malumore, al malessere generazionale, alla musica dai contenuti negativi. L’inciso, aperto e melodico, si lascia ascoltare, cantare e assaporare.