La crisi di governo “non c’è e non ci sarà”, perché “questo è l’unico governo possibile”. E su una ipotetica nuova maggioranza con il Pd: “Non faremo mai alleanze con il partito di Bibbiano”. Così il vicepremier pentastellato, Luigi Di Maio, in un’intervista al Corriere della Sera in cui ribadisce: “per noi il governo va avanti se fa le cose per gli italiani e se agli italiani dice la verità”. Sui rapporti con la Lega, “francamente non vedo litigi, vedo solo continui attacchi al M5S”, continua Di Maio. E spiega: “Una volta sul salario minimo, un’altra sull’Europa, è un continuo e mi dispiace, ma se si fanno le cose per il Paese il governo va avanti 4 anni”. Sul voto – favorevole di M5S e contrario della Lega – per la presidente della Commissione Ue, von der Leyen, secondo Di Maio: “Nessuno si è scontrato, noi non ci siamo scontrati, siamo stati attaccati ingiustamente. Dovrebbe chiedere alla Lega perché ha cambiato idea all’ ultimo minuto”. La nomina di un commissario europeo italiano, “spetta alla Lega”, ribadisce Di Maio, ma aggiunge: “Se ora sono in grado di farselo nominare un commissario, dopo essersi isolati in Europa, ben venga. Altrimenti gli diamo una mano”. E poi ripete: “hanno vinto le elezioni, ora sono loro prima degli altri a dover dimostrare qualcosa agli italiani”. Sul caso Lega-Russia, il leader del M5S dà per scontato che Salvini debba riferire in Aula. Smentisce poi che il governo sia fermo e spiega che sull’autonomia “ci rivediamo per sciogliere gli ultimi nodi”, sulla flat tax “siamo tutti d’accordo e siamo sicuri che la Lega la porterà nella legge di Bilancio”, ma si augura che per farla “non si tolgano soldi agli italiani, sarebbe paradossale”.
“Se avessi il minimo sospetto che la Lega ha preso soldi dalla Russia – dice Di Maio a Uno Mattina – non starei al governo con loro. Il tema è che se il Parlamento chiede un’audizione è giusto che quella persona (Matteo Salvini, ndr) vada in Parlamento. Io sono sicuro dell’esecutivo e ritengo ingiusto che ogni giorno si minacci una crisi di governo. Dal mio punto di vista ci sono delle riforme che si devono fare. Non ci sono tre no”, ha aggiunto, parlando di autonomia, manovra e giustizia in risposta a una domanda sull’intervista data da Matteo Salvini a Repubblica nella quale si paventa il rischio della crisi di governo. “Io col Pd non voglio averci nulla a che fare”.
“Visto che lo spread si è abbassato – dice ancora Di Maio – si potrebbe cominciare ad eliminare tassa odiosa che è bollo auto. Voglio trovare i soldi per permettere ai cittadini che acquistano un’auto, che mi auguro sempre più ecologicoa, che possa essere meno tassata”. L’idea è di “un consistente riduzione o di abolirlo davvero”, ha specificato “da qui a fine anno le risorse le dobbiamo mettere insieme”.
ANSA