Il fondo americano di private equity ha ingaggiato l’ex numero uno di Vodafone, del quale si parlava anche per organizzare le Olimpiadi di Milano e Cortina del 2026
Nel pieno della stagione del calciomercato, uno dei manager più ricercati del mondo della finanza ha trovato una nuova collocazione. Vittorio Colao, l’Italiano che ha guidato il colosso delle telecomunicazioni Vodafone in una stagione di grande crescita internazionale, ha ceduto alle lusinghe degli americani di General Atlantic.
Il fondo di private equity si occupa di scovare società in rampa di lancio e permetter loro di fare il salto di qualità. Attualmente, ricostruisce il Financial Times che ha dedicato un articolo al nuovo lavoro di Colao, ha in gestione asset per 31 miliardi di dollari. Nel suo score dalla fondazione del 1980, General Atlantic ha messo a segno investimenti in 340 compagnie spendendo 32 miliardi di dollari. Il fondo è stato uno dei primi a credere in Uber, Slack e Airbnb e recentemente ha contribuito allo sviluppo di Flixbus, la piattaforma degli autobus low-cost che si è sviluppata fortemente anche in Italia.
Colao ha spiegato al quotidiano della City che non era a conoscenza dell’attività di General Atlantic, ma di essersi messo al tavolo con loro dopo la presentazione di Ruth Porat, direttore finanziario di Google. Con il fondo, la scintilla pare esser scoccata vista la cultura del fondo di costruire il business dalle basi, dal piano terra. Un ruolo che a ben vedere Colao ha svolto in Omnitel, la compagnia mobile che poi è diventata la branca italiana di Vodafone.
Dal canto suo, il manager italiano metterà la sua esperienza nel settore che ha dominato per un decennio (l’uscita da Vodafone è arrivata nello scorso settembre), condividendo con il fondo la convinzione che un fattore come il 5G sarà la vera sfida di cambiamento nel settore tecnologico. Oltre alla tecnologia, l’industria di consumo e la sanità sono gli ambiti nei quali si muove General Atlantic.
Per l’ex numero uno di Vodafone, i contatti non erano certo mancati in questi mesi. Soltanto di recente il suo nome era tornato alle cronache come possibile manager dalle provate competenze e dalla fama internazionale per la realizzazione del progetto olimpico Milano-Cortina. Dopo aver frequentato oltre 180 incontri, dal non profit alla finanza – come lui stesso ha ricostruito – alla fine la nuova avventura è stata definita. Nel giro del fondo Usa, Colao troverà altri pezzi da novanta come Henri de Castries, l’ex numero uno di Axa, e Achim Berg che proviene da Bertelsmann. Segno della volontà di General Atlantic di puntare forte sull’Europa.
La Repubblica.it