Solo negli ultimi 10 giorni almeno 31 bambini sono morti dopo aver mangiato dei lychee per una malattia cerebrale mortale causata da una sostanza tossica contenuta nel frutto esotico. È successo in India, come riferisce il Guardian: le morti sono state registrate in due ospedali del distretto di Muzaffarpur, nell’est del Paese, famoso proprio per le sue coltivazioni di lychee. Il funzionario sanitario Ashok Kumar Singh ha spiegato che tutti i bambini deceduti presentavano gli stessi sintomi da encefalite acuta (AES) e che la maggior parte ha subìto un’improvviso crollo dei livelli di glucosio nel sangue.
Nei reparti di terapia intensiva dei due ospedali sono ancora ricoverati altri 40 bambini, tutti con gli stessi sintomi: “Stiamo facendo del nostro meglio per salvarli“, ha spiegato S. Singh, capo dei medici dello Sri Krishna Medical College and Hospital, aggiungendo che “il dipartimento della salute ha già emesso un avviso per le famiglie affinché si prendano cura dei propri figli durante l’estate calda, quando le temperature diurne superano i 40 gradi Celsius”.
Non è la prima volta che si verificano casi simili: dal 1995 ad oggi si sono verificati infatti altri casi simili, soprattutto nei mesi estivi quando inizia la maturazione dei lychee. Conosciuta tra i locali come “Chamki Bukhar”, la malattia aveva causato addirittura 150 vittime nel 2014. Nel 2015 un gruppo di ricercatori statunitensi ha studiato il fenomeno, spiegando che la sindrome da encefalite acuta poteva essere causata da una sostanza tossica contenuta nel frutto esotico ma che sarebbero necessari ulteriori studi per capire la causa della malattia, che porta convulsioni, stato mentale alterato e morte in più di un terzo dei casi.
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