Il popolare regista si sente un vero Padrino quando parla delle sue origini
NEL CUORE DI FRANCIS COPPOLA RESTA PER SEMPRE LA BASILICATA
(di Cesare Lanza per il Quotidiano del Sud) Francois Ford Coppola, il celebre regista (80 anni, Detroit 7 aprile 1939) è molto orgoglioso delle sue origini italiane, meridionali. “Perché sono una linfa vitale”, ha detto. Coppola attinge alla sua storia familiare quando gli chiedono le ragioni per cui gli italiani emigrati all’esteroriescono amantenere un legame solido con le proprie radici e a trasmetterlo alle generazionisuccessive, Nellasua casadi St. Helena, unacittadina della California completamentecircondatadaivigneti della Napa Valley, il regista di vari capolavori (‘Il padrino’ e ‘Apocalypse Now’ su tutti) conduce uno stile di vita semplice, “importato” dal sud Italia. Dalla Basilicata il nonno Agostino partì agli inizi del ‘ 900 alla volta dell’ America: «Mi godo il clima mite e mi svago giocando a bocce», raccontaoggi Coppola.“La cosa bella della bocce è che si gioca con una mano sola, mentre con l’altra puoi tenere un buon bicchiere di vino”.
PARTE DA BERNALDA IL SUCCESSO NELGRANDE CINEMA AMERICANO
L’albero genealogico di famiglia esercita un’influenza notevole sulla sua vita: «Ho sempre avuto un enorme rispetto per la storia dei Coppola, credo che il passato sia tutto. È un patrimonio che ciascuna persona porta con sé e che non dovrebbe mai disperdere». Pur essendo nato a Detroit, e dopo aver costruito tutta lasua vita e la sua carriera negli Stati Uniti, il grande cineasta continuaa guardare all’Italia come a una madre generosa.Laculla dellasuagrandefamiglia è stata Bernalda,vicino a Matera, dove sono nati e vissutii suoibisnonni, Carmine e Filomena Coppola, e da dove è poi emigrato il nonno Agostino, che Oltreoceano ha messo su famiglia e cresciuto il figlio Carmine, il futuro papà di Francis.
I RACCONTI DI NONNO AGOSTINO SUL MITO DI BERNALDABELLA
“Io la chiamo affettuosamente Bernaldabella, perché così la chiamava mio nonno, con una parola sola” ha rammentato Coppola in unaintervista. “Lui morì quando avevo appena cinque anni, ma le mille storie che raccontava di quando era giovane a Bella hanno continuato ad alimentare la nostra immaginazione. Erano storie intriganti e molto divertenti, e quando sono arrivato per la prima volta a Bernalda non ne sono rimasto deluso”.La sua scoperta di quei luoghi avviene a ventidue anni, in occasione di un viaggio in Europa: «Per tutta l’infanzia mi era apparso come un posto mitologico, il teatro delle tante storie narrate, ma vederlo coni miei occhi mi incantò per la bellezza del paesaggio e della sua gente».
IL MATRIMONIO DELLA FIGLIA SOFIA RENDE CELEBRE IL PAESE LUCANO
Fu un nuovo innamoramento. E l’inizio di una lunga relazione fra Bernaldabella e Coppola, che qui ha inaugurato un hotel di sua proprietà, Palazzo Margherita, dove ha allestito anche una videoteca per gli ospiti con più di cento capolavori del cinema italiano, da ‘Ladri di biciclette’ a ‘Rocco e i suoi fratelli’. E sempre qui nell’estate del 2011 si è tenuta la festa di matrimonio della figlia Sofia con Thomas Mars, il cantante dei Phoenix, che ha attirato in questo paese della Basilicata la stampa internazionale. «Oggi mi impegno a far conoscere ai miei figli e ai miei nipoti le radici da cui discendono – ha detto Coppola – e da bravo italoamericano, lo faccio raccontando storie, cucinando un pranzo o attraverso i film che gli propongo di rivedere insieme. Ma il senso dell’italianità lo trasmetto anche con il mio modo di volere bene alle persone e ai bambini, e soprattutto mostrando loro come lo stare insieme, che è l’essenza della famiglia, sia una fonte per tutti di grande serenità e felicità“. E ancora: “La cultura italiana è creatività, amore per la bellezza, abilità nel lavoro manuale, il sapere artigiano.In una parola è la passione per la vita. Per questo ne siamo sempre stati orgogliosi in famiglia, e mi piace andare in giro per il mondo a raccontare che gli italiani hanno un talento smisurato, che sono un popolo di artisti, compositori, architetti, designer e stilisti che haraggiunto punte altissime di eccellenza in svariati campi, compreso quello industriale. Senza contare i grandi registi di cinema che hanno fatto scuola nell’immediato dopoguerra».
“ITALIA”, LA MAMMA BELLISSIMA E L’IDEA DI UN DOCUMENTARIO
Coppola torna sempre a ricordare la sua famiglia e i modelli molto forti e positivi di italianità che hanno contribuito a creare il suo carattere. Su tutti, quello della madre che si chiamava Italia. «Era bellissima come una stella del cinema – ricorda commuovendosi – aveva un aspetto un po’ fanciullesco e magico, direi da bambina. È lei la persona che ha instillato il principio del “tutto è possibile” nella nostra famiglia». Infine tra le tante possibilità che oggi affollano la sua mente, c’è anche quella direalizzare un film documentario o un libro che ripercorra la storia italiana dei Coppola. “Credo sarebbe molto interessante mettere insieme tutti i ricordi dei miei famigliari di origine italiana, ma è un progetto cui dovrei dedicare del tempoche al momento non ho”.