Una confessione a distanza di anni. Mentre Fiorello non confessa il suo compenso
IL NONNO! UN BAMBINO DI TRAPANI VINCE UN CONCORSO NAZIONALE
(di Cesare Lanza per Il Quotidiano del Sud) Come nonno (cinque nipoti) sono felice di poter riferirvi l’esito di un meraviglioso concorso-nazionale – a cui hanno partecipato 2.414 studenti di scuole elementari, medie e superiore. Formidabile la scelta del tema: il nonno. A Palazzo Madama la premiazione: il vincitore per le scuole elementari è Dario La Russa, un bambino di Trapani. Evviva! Mi piacerebbe leggerlo e pubblicarlo, questo tema che ha meritato il trionfo, in tutta Italia. Insieme con due ragazze del nord: per le scuole medie Sofia Nelem Singh di Lodi e per le superiori Angelica Ippolito di Udine. Verranno poi consegnate 10 menzioni speciali ad allievi, insegnanti e scuole. Sarà presente il presidente del senato Maria Elisabetta Casellati.
MEMO REMIGI SVELA UNA STORIA CON BARBARA D’URSO VENTENNE
Memo Remigi, 81 anni, lombardo di Erba, da 53 anni legato alla moglie, si è confidato in un’intervista. «Beh, qualche scivolata l’ho fatta, ma lei mi ha sempre perdonato». Una scivolata più pericolosa delle altre? «Barbara D’Urso. Lei aveva 20 anni, io 39: siamo stati insieme quattro anni. Era sveglia e le ho insegnato molto».
GUADAGNINO DIFENDE WOODY ALLEN “ATTACCHI PER GODIMENTO PERVERSO”
Bella intervista del regista Luca Guadagnino (Palermo, 10 agosto 1971 ) a Enrica Brocardo di Vanity. Cita Klaus Mann nel libro ‘La svolta’ parlando della sua adolescenza e dice: «Ci si innamora di un volto e lo si cercherà per tutta la vita». Guadagnino ha diretto The Protagonists (1999), Melissa P. (2005), Io sono l’amore (2009)e A Bigger Splash (2015). Nel 2017 ha diretto l’acclamatissimo film Chiamami col tuo nome, candidato a tre Golden Globe, quattro Premi BAFTA e quattro Premi Oscar. Di questi ultimi, James Ivory ha vinto quello per la miglior sceneggiatura non originale. Guadagnino difende Woody Allen dagli attacchi, giudicati “godimento perverso e primordiale…”. E spiega: «Non mi piace tutto questo perverso e primordiale godimento nel processo a un uomo, stile ‘La lettera scarlatta’. Credo ancora nello stato di diritto. Sul signor Allen s’indagò a fondo vent’anni fae vennescagionato. L’eredità di Woody Allen… quei film ci sono, sono fantastici. Chiunque lo neghi è uno stupido!». Reduce dal remake di ‘Suspiria’e dal successo di ‘Chiamami col tuo nome’, Guadagnino sta ultimando il documentario ‘Salvatore Ferragamo: The Shoemaker of Dreams’e sta per entrare nel set della serie tv ‘We Are Who We Are’.
FIORELLO TACE SUL COMPENSO PER IL RITORNO IN RAI (PER ORA)
Silvia Fumarola è riuscita a intervistare Fiorello: Per il suo ritorno in Rai si è molto parlato del compenso:ce lo dice? «Ma ancora non si è parlato di compensi! Prima si deve capire cosa potrò fare». Però sia sincero, non le piace che se ne parli. «Non mi vergogno di guadagnare tanto. Sono partito da zero, da solo.Da ragazzo ho lavorato come un cane senza chiedere un soldo alla mia famiglia, che tra l’altro non avrebbe potuto aiutarmi. Il sogno di tutti è di riuscire a diventare qualcuno e guadagnare soldi. Non rubo niente a nessuno. Non voglio fare il populista demagogo: pago le tasse su quello che guadagno e sono felice se i soldi vengono utilizzati per costruire strade e ospedali. Un calciatore guadagna venti, trenta volte di più. Preoccupiamoci di chi non paga le tasse. La gente dice: “Vaff… non arrivo a finemese”, io manco lo cominciavo il mese».