“Il nuovo corso dell’Unione europea è decarbonizzare entro il 2050; digitalizzare le reti, fare presto perché c’è un’emergenza, e soprattutto farlo coinvolgendo tutta la società, non lasciando indietro chi giustamente o meno in questo momento, in maniera magari emotiva, si sente toccato nel proprio interesse. È giusto che tutti capiscano qual è l’orizzonte di questo cambiamento, un orizzonte molto bello e molto ampio che ci fa vedere un’Europa non solo più pulita ma più molto competitiva e molto più padrona del suo destino economico”. Lo ha detto ha affermato Francesco Starace, amministratore delegato di Enel, all’Eurelectric Power Summit, il vertice dell’associazione che riunisce le aziende elettriche europee, in corso a Firenze. Una rivoluzione, ha spiegato Starace anche per far fronte alle fluttuazioni dei mercati e alle crisi geopolitiche: “Man mano che si decarbonizza e si usano meno combustibili fossili, le turbolenze diventano meno importanti. Uno dei grandi vantaggi di questa transizione è che progressivamente si va a dipendere sempre meno e alla fine per niente da queste commodities così turbolente”. “Con Eurelectric – ha detto ancora Starace, che fino ad oggi ne è stato presidente – cerchiamo di chiarire che l’eliminazione delle importanti incentivazioni nei combustibili fossili darebbe chiarezza ancora di più della loro scarsa competitività in questo momento. Molti paesi hanno ancora incentivi all’utilizzo di combustibili fossili. L’eliminazione di queste forme di incentivazione aiuterebbe tutti ad arrivare prima alla conclusione ovvia, ovvero che la sostituzione è una cosa utile, necessaria e conveniente”.