Un infarto si può prevenire. Perché chi è maggiormente a rischio presenta un marchio specifico nel sangue. Almeno secondo uno studio appena pubblicato sulla rivista scientifica Plos One e realizzato da un gruppo di genetisti e cardiologi dell’università e del policlinico di Tor Vergata che ha individuato un importante marcatore genetico. La ricerca pilota ha permesso infatti di individuare precocemente le persone ad alto rischio e su cui intervenire con urgenza.
La malattia coronarica e la sua complicanza principale, l‘infarto del miocardio, uccide ogni anno circa 70.000 persone in Italia ed è una delle principali cause di morte e disabilità. Quasi tutte le sindromi coronariche acute presentano coronaropatia sottostante e a causarla è un mix fra stili di vita ed ereditarietà. Capire la relazione tra queste due variabili è stato l’obiettivo dello studio guidato da Giuseppe Novelli, rettore e direttore del laboratorio di Genetica medica del policlinico di Tor Vergata e da Francesco Romeo, direttore della Cardiologia del policlinico.
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