“Se UEFA ed ECA non accoglieranno le nostre istanze, probabilmante si creerà un fronte unico fra i campionati nazionali con conseguenze pesanti fino anche allo sciopero”. Così l’ad della Lega Serie A, Luigi De Siervo, intervenuto ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Radio1, a proposito della possibile riforma della Champions League dal 2024. “Io spero che la riforma possa essere emendata, perchè altrimenti si arriverebbe ad uno scontro che può solo fare male al calcio”, aggiunge.
L’ATTACCO DI DE SIERVO – “Nessuno è contrario ai cambiamenti, ma la riforma pensata non consente di vedere un futuro sereno per il destino dei grandi campionati, che vedrebbero ridotti non solo i ricavi, ma quasi dimezzati”, spiega ancora De Siervo. Secondo l’ad della Lega Serie A, in questo modo, i campionati nazionali sarebbero “destinati alla irrilevanza, privandoli dell’accesso alle competizioni europee. Gran parte delle partite non avrebbero rilevanza sportiva, diventando poco più rilevanti di una coppa nazionale”. De Siervo precisa poi che “almeno fino al 2027 i weekend non saranno toccati, ma è evidente che rappresenta una grande paura” aggiungendo che “questa è una battaglia per i soldi, per i diritti tv. La UEFA vuole andare a prendersi i ricavi delle principali leghe europee per avere un fatturato più alto”. “Anche all’interno della nostra Lega ci sono due posizioni contrapposte, serve un Machiavelli per trovare un equilibrio complicato. Confido nella ragionevolezza di Ceferin e Agnelli” insiste De Siervo perchè se così non fosse “per i campionati nazionali potrebbe esserci un trauma complessivo” e “dovremo fare fronte comune, con decisioni forti”. E non a caso l’ad della Lega di Serie A ricorda come “il presidente della Lega francese ha minacciato di non dare la licenza al PSG se si va avanti con questo progetto”. Infine secondo De Siervo, infine, l’eventuale riforma delle coppe porterebbe alla “nascita di fatto di una Serie A, Serie B e Serie C europea che servono non soltanto ai club super ricchi, ma anche a coinvolgere le Federazioni più piccole, che sono quelle che votano in UEFA”.
SU MILAN-FROSINONE – “Milan-Frosinone alle 20.30? Credo di no, perchè dobbiamo mantenere le finestre vendute ai broadcaster. Cambiare l’orario faremmo un danno alle tv che trasmettono il nostro campionato e faremmo solo un danno al nostro calcio” le parole di De Siervo a proposito della possibile richiesta del Milan di giocare contro il Frosinone alle 20.30 in contemporanea con Juventus-Atalanta domenica 19 maggio. “Valuteremo le esigenze delle squadre e decideremo entro la giornata di oggi”, aggiunge. Nel ricordare che sono stati gli stessi presidenti a votare in passato per mantenere la contemporaneità solo nell’ultima giornata, De Siervo chiarisce: “Stiamo valutando la richiesta Milan, ma le regole sono ferree. Capiamo le esigenze dei presidenti che chiedono massima correttezza. Ma l’orario di Juve-Atalanta è stato cambiato per motivi non sportivi, ma per la richiesta del club bianconero di poter festeggiare sia lo Scudetto degli uomini che quello delle donne”.
Tuttosport.com