Saranno esposte in dicembre nel museo di Malibu
Volano in California le gemme della collezione Sangiorgi: capolavori in miniatura riemersi da un lontano passato, 17 delle 40 gemme messe in vendita la scorsa settimana da Christie’s a New York sono state acquistate dal Getty per la sua sede di Malibu dedicata alle antichita’, la stessa che ospita la statua di bronzo di Lisippo contesa dall’Italia. Le gemme, che saranno esposte in una mostra speciale al Getty Center in dicembre per passare poi alla Villa Getty, vengono dalla collezione dell’antiquario romano Giorgio Sangiorgi e coprono un arco temporale tra 16esimo secolo avanti cristo e quarto secolo dopo. Messi in vendita dagli eredi dell’antiquario, i preziosi gioielli si trovavano dagli anni ’50 in Svizzera, tra i pochi ancora rimasti in mani private. Molti con un pedigree di eccezione: Giorgio Sangiorgi e il padre Giuseppe ne avevano acquistati alcuni dalla leggendaria collezione del politico e aristocratico britannico George Spencer, il quarto Duca di Marlborough, altri venivano dalle raccolte ammassate nella seconda meta’ del ‘500 da Lelio Pasqualini, dalla famiglia Boncompagni Ludovisi e dall’archeologo tedesco Paul Arndt a Monaco di Baviera. Sangiorgi, la cui omonima galleria aveva sede a Palazzo Borghese su via di Ripetta, e’ stato fino alla morte nel 1965 uno dei grandi collezionisti, studiosi e antiquari italiani. La raccolta, creata nei primi decenni del ‘900, e’ stata solo di recente pubblicata dagli esperti in gemme Sir John Boardman e Claudia Wagner: i pezzi offerti dagli eredi, alcuni con la montatura originale in oro, erano, secondo Christie’s, la “creme de la creme”. Una delle gemme piu’ importanti acquistata dal Getty e’ un ritratto a intaglio su calcedonio nero di Antinoo che Sangiorgi aveva acquistato nel 1952 a Londra. Proveniente in origine dalla collezione Marlborough (e prima nelle mani del veneziano Anton Maria Zanetti), e’ considerato da alcuni il miglior ritratto mai realizzato in qualsiasi materiale del giovane favorito dell’imperatore Adriano. Un altro pezzo forte e’ un ritratto a intaglio su ametista del filosofo Demostene il cui primo proprietario conosciuto fu il romano Pasqualini: a destra del busto in piccole lettere la firma dell’artista “Dioskourides”, l’incisore di gemme per l’imperatore Augusto. Il pezzo piu’ antico e un sigillo di eta’ minoica di calcedonio azzurro con tre cigni incisi, “una gemma la cui eleganza trascende la data di origine”, ha detto il direttore del museo Timothy Potts, secondo cui la collezione rappresenta l’acquisto piu’ importante fatto per la Villa Getty in un decennio.