di Cesare Lanza per LaVerità
Marcello Foa
Il presidente della Rai prende (lodevolmente) una posizione netta contro il compenso indecoroso di Fabio Fazio, «al di sopra di qualunque valutazione di merito sugli ascolti». Marcello Foa ricorda che su Rai 1 Che tempo che fa non ha mai registrato grandi numeri, e che «nella Rai del cambiamento, rispettosa del canone pubblico, si pone un problema di opportunità».
Papa Francesco
Con tutto quello che sta succedendo nella Chiesa in primo luogo le reticenze sullo scandalo pedofilia il Pontefice, in Bulgaria, insiste a sfidare i sovranisti. Da Sofia lancia un messaggio, rivolto ad alcuni movimenti: «Voi conoscete il dramma dell’emigrazione, non chiudete il cuore a chi bussa alle vostre porte». Intanto, la diocesi di Torino apre all’amore omosessuale «purché sia fedele».
Il sultano del Brunei
Le pressioni hanno convinto il sultano del Brunei, Hassanal Bolkiah, a fare una parziale retromarcia. Parlando per la prima volta in pubblico della nuova legge, ha detto che non applicherà la pena di morte prevista per gli omosessuali, gli stupratori e gli adulteri. In aprile molte celebrità avevano lanciato tra l’altro il boicottaggio degli hotel di proprietà del sultano.
James Pallotta
La partita con la Juve si giocherà domenica sera, ma per la Roma sarà una settimana di fuoco. Da una parte c’è il campo, con la sfida ai bianconeri, che venderanno cara la pelle e che la Roma deve battere per forza per l’Europa. Ma soprattutto si pensa al futuro: i tifosi contestano la gestione deludente e auspicano una rivoluzione globale, con allenatore e campioni nuovi.
Antonella Clerici
«Quando ero a Mediaset dissi a Giorgio Gori: facciamo un programma di cucina. Mi rispose: non funzionerà mai. Per la legge del contrappasso ora ha la cognata (Benedetta Parodi) che impazza». Lo rivela Antonella Clerici, che aggiunge in un’intervista: «Molti cantanti non sono venuti al Festival di Sanremo del 2010 perché lo presentavo io. Io so troppo di sugo!». Schiettezza esemplare: ironia e autoironia.
Armando Siri
Molti dicono che Matteo Salvini stia pensando di far disertare ai ministri leghisti la riunione del Consiglio in cui il premier Conte chiederà le dimissioni di Siri: un gesto di sfida che equivale all’apertura della crisi di governo. Il capo della Lega e dei 5 stelle sono disposti a tanto? La situazione è confusa: Salvini parla di «ultimo avviso», Di Maio non molla, Siri nemmeno…