Due analisi differenti, e in entrambi i casi, seppure con valori assai diversi, risulta che tra i follower di Raggi (e non solo) c’è una cospicua quota fake. A produrre i dati che girano sul web (e fanno infuriare il Campidoglio che, però, non commenta), due entità politiche che, tra di loro, non hanno nulla a che fare. La prima è il Partito Roma Nord, un gruppo nato quasi per scherzo – torretta di Ponte Milvio come simbolo, area di riferimento i Municipi II, III, IV, V, XIV e XV – che ha deciso di fare sul serio presentando il proprio candidato a sindaco alle prossime comunali; la seconda è il movimento ByeByeRaggi che sabato e domenica sarà a manifestare in piazza della Repubblica «sempre che riuscite ad arrivarci», recita la locandina. Un «non partito» trasversale – «aperto a tutti, meno che ai fascisti», dicono i leader -, evoluzione politica del comitato per il no al referendum sull’Atac. Entrambi i gruppi si sono messi a indagare su quella che definiscono «una truffa di dimensioni epocali che ha influenzato la politica», spiega ByeByeRaggi. Che, nella sua analisi «certosina» – ma non scientifica – prende in esame i like sotto i post Facebook, Instagram e Twitter della sindaca grillina, ricavandone due dati che definisce «certi»: «il 63% dei follower di Raggi è fantasma» (su mille like, 630 sono cliccati da profili fake) e – tramite geolocalizzazione – il 73% dei click non arriva da Roma.
Il Partito Roma Nord, invece, tira fuori dei numeri diversi utilizzando due piattaforme che, va detto, hanno un’attendibilità tutta da verificare: Sparktoro e IgAudit, due siti che scandagliano i follower su Instagram e Twitter. Secondo l’analisi di IgAudit sarebbe fasullo il 38% dei 207 mila seguaci di «virginiaraggim5s», più di uno su tre. Facendo un controllo analogo, per esempio, su Nicola Zingaretti, esce un dato inferiore ma non così lontano: per il presidente del Lazio i follower fake sarebbero il 26,7%. E per l’analisi di Sparktoro andrebbe molto peggio: il risultato del controllo sui 399.868 follower del profilo Twitter @virginiaraggi dà al 60,3% i follower senza una persona reale dietro alla tastiera (Zingaretti il 69,3%). Il Campidoglio M5S, molto sensibile al consenso sul web, non commenta. Filtra però molta irritazione per un’ analisi di cui «è impossibile verificare l’attendibilità». Il problema può essere preoccupante, soprattutto se sposta gli equilibri della politica.
Andrea Arzilli, Corriere.it