La quinta generazione del tablet di Apple conferma le dimensioni e il look che hanno conquistato i suoi «fedelissimi», ma aggiunge la compatibilità con Apple Pencil, che consente di fare tante nuove cose. Grazie a queste app
Se ami iPad mini, lo ami per sempre. Infatti, il più piccolo dei tablet di casa Apple (che non veniva aggiornato dal “lontano” 2015) vanta una schiera di fedelissimi, che non prenderebbero mai in considerazione un altro tablet, neppur se dello stesso produttore e magari pure più potente. Perché, in questo caso, sono proprio le dimensioni che contano – 300 grammi di peso, 6,1 millimetri di spessore – e che ne fanno il tablet definitivo da borsetta.
I più scettici obietteranno che, ormai, con smartphone di generose dimensioni e potentissimi questo formato risulta inutile.
Naturalmente dipende dall’uso che se ne deve fare, però lo schermo del mini rimane comunque decisamente più grande, per esempio, del maggiore dei telefoni di casa, iPhone XS Max. E, quando si deve leggere a lungo, o guardare video le dimensioni e la qualità dello schermo cambiano decisamente l’esperienza di fruizione. Il display retina del mini è di 7,9″, racchiude oltre 3 milioni di pixel e introduce la tecnologia True Tone che regola in modo dinamico il bilanciamento del bianco, in modo che ogni immagine abbia un aspetto più naturale sotto ogni luce.
Per quanto riguarda chi ha la necessità di prendere appunti o scrivere testi on-the-go iPad mini è la più piccola e leggera soluzione che consenta di farlo in maniera precisa (quasi) quanto col computer. In questo senso la nuova generazione arriva con una grande novità: è compatibile con Apple Pencil (che finora si poteva usare solo con i ben più costosi modelli Pro). La penna digitale consente di scrivere sul display, a mano e velocemente, note che poi (con la app giusta, come GoodNotes 5 o quelle della suite Moleskine) si possono trasformare in caratteri tipografici.
Apple Pencil dà modo ai più creativi anche di disegnare direttamente sullo schermo e poi condividere subito le proprie opere oppure modificare con grande precisione le nostre foto (eliminando con un colpo di gomma un intruso nel nostro selfie di coppia). Sempre grazie alla penna, è possibile anche interagire con la realtà virtuale. Per esempio, se si ha la necessità di inserire in un ambiente un fiore o una pianta, ma non si è sicuri dell’effetto che potrebbe fare, si può usare l’app iScape che collega mondi fisici e digitali. Così si potrà visualizzare il risultato di un progetto prima ancora dell’inizio dello scavo.
L’accoppiata iPad mini e Apple Pencil ha “dato vita” anche i celebri Angry Birds, con cui ora si può giocare in realtà aumentata. Ci si può, infatti, muovere fisicamente tra le strutture sovrapposte agli oggetti del proprio ambiente reale per scovare punti deboli e angoli ideali per i lanci più precisi, ma anche per trovare sorprese nascoste per sfidare i maiali verdi.
Oltre che in praticità, mini vince anche per il design che, pur rimanendo praticamente invariato rispetto alla precedente generazione, è ancora attualissimo e super chic, soprattutto nella versione rose gold abbinata a una cover pieghevole bianchissima. Un altro dei motivi che ci fa ipotizzare che questo prodotto confermerà il suo successo è il prezzo (459 euro per la versione 64GB) che, sebbene più alto di prodotti concorrenti della stessa fascia, è l’iPad più conveniente che c’è. E per molti, tablet e iPad sono e saranno sempre sinonimi.
Francesca Cibrario, Vanity Fair