Ridurre al minimo il rumore di fondo da open space e ricrearsi uno spazio di silenzio per abbassare lo stress, lavorare meglio, produrre di più
«Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare», diceva Charlie Chaplin. In un mondo sempre più frenetico, rumoroso e iperconnesso come quello in cui viviamo, la ricerca del silenzio può risultare faticosa, se non impossibile. Tanto più in ufficio, dove gli spazi open space impongono spesso di lavorare tra telefoni che suonano impazziti, persone che parlano (o urlano), notifiche, suonerie, vibrazioni dello smartphone, e chi più ne ha più ne metta.
Spegnere il rumore di fondo
Isolarsi nel silenzio è però fondamentale per chi ha bisogno di portare a termine un compito importante al lavoro, ma anche per chi tende a mal sopportare lo stress e per questo necessita di spazi di quiete per produrre senza distrazioni (e senza commettere errori).
Sarà per questo che tra le novità tecnologiche più applaudite dell’edizione 2019 del CES di Las Vegas ci sono delle cuffie smart in grado di annullare del tutto il rumore circostante, isolando chi le indossa nel perfetto silenzio o, in alternativa, trasmettendo musica e lasciando fuori tutto il resto? Firmate dall’azienda Jabra, specializzata in soluzioni audio di alta qualità, le cuffie in questione sfruttano un sistema di intelligenza artificiale per analizzare il suono dell’ambiente nel quale si è immersi e ridurlo fino ad azzerarlo del tutto. La buona notizia? Saranno prestissimo in commercio.
Bisogno di concentrarsi
Come spiega la psicologa Elena Benvenuti: «Il silenzio può essere considerato come un aiutante nel momento in cui abbiamo bisogno di focalizzare le nostre attenzioni, abbassare i livelli di stress, concentrarci e ultimare un compito preciso. Con il suo vuoto, infatti, il silenzio è in grado di infondere calma e distendere corpo e mente. Il problema del costante rumore di fondo, imperante in molti ambienti lavorativi, è che finisce con il farci sentire stanchi e mentalmente spossati. Questo perché il nostro sistema per difendersi dalla confusione e dai molti stimoli uditivi mette in atto un’operazione di fortissima dispersione energetica, da cui il senso di fatica che a fine giornata diventa insostenibile. Quanto alla musica, per alcune persone può essere utile ascoltarla mentre si lavora, anche se nei momenti di stress sono più consigliati i suoni della natura, ad esempio gli audio del rumore delle onde o dei suoni dei boschi, perfetti rimedi anti ansia».
Marzia Nicolini, Vanity Fair