A livello geografico, il riscatto degli anni di studio sembra interessare di più i residenti nelle regioni del Sud e nelle Isole, aree dove il 70% degli intervistati aventi diritto ha dichiarato che riscatterà la laurea nei prossimi anni. Guardando alle fasce anagrafiche, invece, emerge che sono i giovani con età compresa tra i 20 e i 34 anni i più inclini al riscatto degli anni di studio universitario (67%).
“Dall’indagine – spiega il portale – è emerso che, ad oggi, solo poco più di 1 intervistato su 10 (12%) ha già riscattato gli anni di studio con il precedente sistema; chi invece si è astenuto dal riscatto lo ha fatto, principalmente, per ragioni di natura economica (48%) o per mancata conoscenza di questa opportunità (16%); almeno sulla carta, quindi, la nuova modalità introdotta dalle Legge potrebbe essere un forte incentivo”.
Tra la fetta, minoritaria ma pur sempre grande, di italiani che si dicono fin da subito non interessati al riscatto agevolato (gli 1,4 milioni che ne avrebbero titolo ma non lo prendono in considerazione), le ragioni principali “vi sono i costi ritenuti troppo alti (57%), la convinzione che l’operazione non sia conveniente (21%) e un più generale scetticismo (11%) sul riscattare anni ai fini di una pensione che potrebbe non arrivare mai”.
Stando dunque sul fronte dei pagamenti, più di 8 su 10 pagheranno il riscatto tramite la rateizzazione dell’importo prevista dalla Legge, mentre il 17% ha intenzione di saldare l’importo dovuto in un’unica soluzione. Sebbene la maggior parte degli intervistati che hanno dichiarato di voler riscattare la laurea lo farà utilizzando i propri risparmi o con denaro personale (79%), non mancano coloro che chiederanno un finanziamento ad una banca o società di credito (11%) o il supporto da parte di familiari o amici (5%).