“La legislazione vigente in materia fiscale è confermata in attesa di definire nei prossimi mesi misure alternative”. Così il ministro dell’Economia Giovanni Tria, in audizione sul Documento di Economia e Finanza in commissione Bilancio al Senato, aggiungendo che “lo scenario tendenziale del Def incorpora i rialzi dell’Iva e delle accise“.
Ma “il governo non ha peccato di ottimismo” nella stima sul pil 2018, rivista di recente ampiamente al ribasso, ha detto il ministro. Tale revisione, aggiunge, “è stata ampiamente coerente con la situazione generale”. Ad ogni modo, “le riforme – ha aggiunto – sono la via maestra per la crescita dell’economia” e “l’aggiustamento di bilancio per consentire il raggiungimento degli obiettivi di bilancio del Def nel triennio 2020-22 è significativo”.
RIFORME – Inoltre, ha detto il ministro, per la fiducia degli investitori “saranno importanti i piani del governo e l’incisività delle riforme, ma anche gli orientamenti del Parlamento sulla politica di bilancio”. Ecco perché “ci auguriamo di rivedere al ribasso la spesa per gli interessi” ha auspicato Tria, osservando che “il livello dei rendimenti sui titoli di Stato italiani è ancora troppo alto alla luce dei fondamentali della nostra economia”.
FLAT TAX – Per quanto riguarda alcune delle novità attese in materia fiscale, “la legge di Bilancio per il prossimo anno continuerà il processo di riforma dell’imposta sui redditi, la cosiddetta flat tax, e di generale sistemazione del sistema fiscale per alleggerire il carico sui ceti medi”.
REDDITO – Inoltre, gli effetti del reddito di cittadinanza e dello schema ‘quota 100’ contribuiscono a sostenere i consumi delle famiglie e la crescita “già nel 2019”.
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