Una tempesta di fake news si è abbattuta sul Congresso mondiale delle famiglie in programma a Verona. Mai vista una concentrazione così massiccia di false notizie, giudizi sprezzanti, boicottaggi, terrorismo e intimidazioni […]. La famiglia non è solo una convenzione cristiano-borghese ma appartiene a ogni civiltà finora conosciuta e al diritto naturale. Da Aristotele che la definiva “comunità costituita dalla natura” a Buffon che nel Settecento la riteneva “lo stato naturale dell’uomo”, passando perfino per Rousseau che nel Contratto sociale definisce la famiglia “la più antica di tutte le società e l’unica naturale”, la famiglia è la struttura naturale, prima che civile e culturale, su cui si fonda ogni società. Perfino il rivoluzionario Sorel e il socialista Proudhon difendevano la famiglia (criticando il femminismo). Alain de Benoist nota nel suo Famiglia e società (ed. Controcorrente, 2013) che la famiglia è addirittura più antica dell’uomo. Certo è più antica del singolo. Oggi sappiamo che la famiglia è la prima società in crisi, dilaniata al suo interno, attaccata all’esterno. Ma sappiamo pure che è l’unica struttura che, pur lacerata, costituisce il primo e più importante rifugio per ogni disagio: disoccupazione, bisogno abitativo, assistenza a vecchi, malati e bambini, sostegno e cura. La famiglia ammortizza le povertà e le disparità sociali, i contrasti, le violenze, gli sfratti. Migliaia di famiglie sono luoghi in cui si esercitano violenze e abusi. Ma milioni di famiglie oggi sono il bene-rifugio insostituibile.
Marcello Veneziani, Panorama 27/3.