Non si è ancora sopito lo sconcerto per la strage di Christchurch in Nuova Zelanda, trasmessa in diretta Facebook, che il social ha annunciato che bloccherà ogni post inneggiante al suprematismo bianco. Il gigante dei social media si è anche impegnato a migliorare la sua capacità di identificare e bloccare il materiale da gruppi terroristici. Sulla scia delle sparatorie all’inizio di questo mese in Nuova Zelanda, diversi leader mondiali hanno invitato le società di social media ad assumersi maggiori responsabilità per il materiale estremista pubblicato sulle loro piattaforme e il primo ministro della Nuova Zelanda, Jacinda Ardern, ha dichiarato che i social network sono “l’editore, non solo il postino”, in riferimento alla loro potenziale responsabilità per il materiale condiviso su di loro.
Facebook aveva in precedenza consentito alcuni contenuti nazionalisti bianchi che non considerava razzisti, compreso il permesso per gli utenti di richiedere la creazione di stati etnici bianchi.
Per di più, gli utenti di Facebook alla ricerca di termini offensivi saranno indirizzati a un’organizzazione benefica che combatte l’estremismo di estrema destra.
Alice Mattei, Business Insider Italia