A gennaio gli investitori esteri hanno effettuato acquisti di titoli di portafoglio italiani per 23,4 miliardi, di cui 21,8 hanno riguardato titoli pubblici, in prevalenza Btp e investimenti diretti in Italia per 2,3 miliardi. Emerge dal Report di Bankitalia su “la bilancia dei pagamenti e posizione patrimoniale sull’estero”.
A questi afflussi di capitali si sono contrapposti deflussi per “altri investimenti” pari a 37,7 miliardi, riconducibili in larga parte alla riduzione della raccolta del settore bancario in pronti contro termine intermediata dalla controparte centrale. A gennaio 2019 le passività sull’estero si sono ridotte, di 11,9 miliardi.
Intanto nei dodici mesi terminanti in gennaio 2019 l’avanzo di conto corrente è stato pari a 46,4 miliardi di euro (il 2,6% del pil), in calo dai 48,1 miliardi nel corrispondente periodo del 2018. Il peggioramento è dovuto principalmente alla contrazione del surplus delle merci (49,3 miliardi, da 55,9), solo in parte compensata dal miglioramento nei saldi dei servizi (-1,5 miliardi da -3,5) e dei redditi primari (14,2 miliardi da 10,7).
Nei 12 mesi terminanti in gennaio 2019 il conto finanziario ha registrato acquisizioni nette di attività sull’estero per 40,8 miliardi. Ai saldi positivi degli investimenti di portafoglio (93,2 miliardi) e degli investimenti diretti (13 miliardi) si sono contrapposti quelli negativi degli “altri investimenti” (-65,6 miliardi) e dei derivati (-2,5 miliardi).
A gennaio 2019 le attività sull’estero sono diminuite di 4,6 miliardi. I residenti hanno venduto titoli di portafoglio emessi all’estero (per 4,9 miliardi, soprattutto strumenti di debito a lungo termine) e hanno ridotto le attività per “altri investimenti” (di 3,1 miliardi); hanno invece effettuato investimenti diretti all’estero per 3,4 miliardi.
Roberta Castellarin, Milano Finanza